La farina di grilli e i prodotti che la contengono possono essere liberamente venduti nell’Unione europea dal 24 gennaio 2023
La farina di grilli domestici parzialmente sgrassata e i prodotti che la contengono si possono ufficialmente vendere e comprare in tutta l’Unione Europea già dal 24 Gennaio 2023.
Dove la troveremo?
Potranno essere venduti e comprati farina, pane, pasta, birra, cioccolato e altri alimenti prodotti con polvere di Acheta domesticus (grillo domestico). Anche nei ristoranti si potranno consumare pietanze contenenti questo nuovo ingrediente. La sua presenza, in qualsiasi percentuale, sarà sempre adeguatamente segnalata. In primo luogo perché potrebbe portare a reazioni allergiche nei soggetti già a rischio con crostacei, acari della polvere e, in alcuni casi, molluschi. Ma anche perché si tratta di un alimento costoso: circa 15 euro per 200 grammi di prodotto.
Valori nutrizionali della farina di grilli
Il contenuto proteico supera circa il 70% ogni 100 grammi. I grassi totali sono inferiori al 12%. La componente di fibre si aggira invece attorno al 9% e la chitina, cioè il componente principale dell’esoscheletro degli insetti, è tra il 5% e il 9%.
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Produzione
La farina di grillo usata negli alimenti che potranno essere venduti in Unione europea proviene da un unico produttore: l’azienda vietnamita Cricket one.
Il processo produttivo avviene in tre step: allevamento, raccolta e lavorazione.
Durante l’intero processo di produzione i grilli non vengono usati pesticidi, antibiotici, solventi o ormoni della crescita. Anzi, il loro nutrimento è al 100% di origine vegetale. Prima della raccolta gli insetti vengono tenuti a digiuno per 24 ore. Il processo post raccolta prevede un abbattimento a -18 gradi e numerose fasi di lavaggio in acqua corrente e salata, per rimuovere eventuali corpi estranei. I grilli vengono poi scottati in acqua a 100°C per almeno 3 minuti (al fine della sterilizzazione). Infine avvengono i passaggi di disidratazione, privazione degli oli, e macinatura. La polvere ottenuta viene setacciata per ottenere il prodotto finale: la farina di grilli parzialmente sgrassata.
La velocità di crescita dei grilli è molto superiore a quella dei grossi mammiferi; questo potrebbe aiutare ad alleggerire i problemi dati da allevamenti intensivi, presenza di farmaci e contaminanti negli alimenti che mangiamo, sfruttamento delle risorse terriere e disboscamento a scopo agricolo.
Ecco spiegato il motivo per cui non è la prima volta negli ultimi anni che tra i novel food troviamo gli insetti. In un mondo sempre più attento, anche l’alimentazione cerca di essere più ecosostenibile.
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