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Neve trasportata in elicottero sulle piste da sci, la follia si rivela un flop

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Neve trasportata in elicottero sulle piste da sci, la follia si rivela un flop ultima modifica: 2023-01-14T06:56:01+01:00 da Francesco Rasero
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A Gstaad, in Svizzera, si è provato a trasportare la neve in elicottero sulle piste da sci, incuranti dei costi anche ambientali: la soluzione, fortunatamente, non ha funzionato

Trasportare la neve in elicottero per poter aprire a tutti i costi le piste da sci, in modo da poter garantire il business del turismo invernale.

Ci hanno pensato nei giorni scorsi a Gstaad, una delle più esclusive e prestigiose località svizzere, dato che l’assenza di precipitazioni e le temperature decisamente sopra la media non garantivano un adeguato imbiancamento delle aree sciistiche.

Incuranti dei costi -tanto economici quanto ambientali- di questa soluzione, i vertici della società Bergbahnen Destination Gstaad AG hanno provato a spostare i preziosi fiocchi utilizzando gli elicotteri, appurato che il manto nevoso era così sottile da non permettere neppure l’utilizzo dei battipista.

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L’obiettivo era quello di mantenere aperti i collegamenti tra le stazioni sciistiche di Zweisimmen e Saanenmöser, due località nel comprensorio di Gstaad, nel cantone di Berna.

L’assurdo tentativo, però, non ha funzionato, come avrebbe ammesso dallo stesso amministratore delegato Matthias In-Albon ad alcuni media online svizzeri: troppa poca la neve che si riusciva a trasportare con ogni viaggio, senza contare le difficoltà di carico e scarico.

Una soluzione analoga, peraltro, era già stata sperimentata lo scorso inverno in Italia, sulle piste da sci del comprensorio di Socrepes e Tofana, nei pressi di Cortina d’Ampezzo.

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Quest’anno, nel periodo delle ferie natalizie, circa metà degli oltre duecento impianti sciistici svizzeri sono rimasti fermi o parzialmente chiusi a causa della scarsità di neve, in particolare nell’Arco Giurassiano e nelle Prealpi, come riportato dai bollettini di Svizzera Turismo.

Stando a stime ragionevoli, un’ora di volo di un elicottero produce almeno 250-300 chilogrammi di CO2 equivalente, oltre a elevati livelli di rumore, che risulta particolarmente dannoso in un ecosistema delicato come quello alpino, e all’inquinamento dell’aria, in particolare per quanto riguarda le emissioni di particolato e di particelle di idrocarburi policiclici aromatici.

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[Cover image: pagina Facebook Gstaad – come up, slow down]

Neve trasportata in elicottero sulle piste da sci, la follia si rivela un flop ultima modifica: 2023-01-14T06:56:01+01:00 da Francesco Rasero
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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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