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Spreco alimentare, la Spagna approva un nuovo progetto di legge per ridurlo

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Spreco alimentare, la Spagna approva un nuovo progetto di legge per ridurlo ultima modifica: 2022-08-23T07:44:29+02:00 da Francesca Danila Toscano
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Il Parlamento spagnolo approva il nuovo disegno di legge contro lo spreco alimentare: doggy bag obbligatorie per i ristoranti e multe alle aziende

Quante volte vi è capitato di andare al ristorante e non finire tutto il cibo? Quante volte siete andati al supermercato e avete visto gettar via frutta o verdura invenduta? Dopo Francia e Italia, anche la Spagna si impegna contro lo spreco alimentare. Nel 2020 gli spagnoli hanno gettato ben 31 chili di cibo a testa, dunque il governo ha deciso di correre ai ripari, approvando finalmente un progetto di legge per abbattere lo spreco di cibo. Tra le misure introdotte, ci sono multe per supermercati e ristoranti responsabili dello spreco alimentare. Come ha affermato il ministro all’Agricoltura spagnolo Luis Planas: “Lo spreco di cibo è il risultato di una inefficienza di tutta la filiera alimentare, dalla produzione al consumo, con conseguenze economiche, sociali ed ambientali che vanno dallo spreco di lavoro, risorse e denaro all’aumento dei rifiuti, senza mettere da parte la questione etica”.

Cosa prevede la legge contro lo spreco alimentare

Il progetto di legge è stato approvato il 7 giugno dal Consiglio dei ministri spagnolo ed è il primo in materia ad essere emanato nel Paese. Il governo spagnolo effettua così un passo avanti nell’impegno a rispettare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che mirano a “dimezzare lo spreco alimentare pro capite globale a livello di vendita al dettaglio e di consumo e ridurre le perdite alimentari nella produzione e nelle catene di approvvigionamento”. La legge promuove anche la doggy bag nei ristoranti e la vendita di cibo brutto ma buono nei supermercati.

La legge include anche delle sanzioni variabili in base alla gravità. Per i reati gravi, come quello di non avere un piano di prevenzione dello spreco alimentare, le multe si aggirano dai 2.000 ai 60mila euro; per le infrazioni gravissime, ovvero il secondo o il terzo reato commesso nei due anni, le sanzioni possono arrivare anche fino a 500mila euro.

Il testo approvato dal Governo dovrà avere ora il via libera dal Parlamento e potrebbe entrare in vigore dal 2023.

Ampiamente sostenuto dal governo socialista, il piano coinvolgerà tutte le imprese, per cercare di colmare le lacune presenti nei processi della catena alimentare.

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Un piano con vari step per la prevenzione degli sprechi

La legge spagnola contro lo spreco di cibo prevede l’adozione da parte di tutti gli agenti della filiera di un piano per la prevenzione delle perdite e degli sprechi che devono essere ridotti al minimo o dirottati secondo una gerarchia nella quale la priorità è sempre la donazione o la ridistribuzione del cibo tramite accordi di collaborazione con aziende, enti di iniziativa sociale e organizzazioni senza scopo di lucro o banchi alimentari.

Nella scala gerarchica delle priorità, il secondo step è la trasformazione degli alimenti rimasti invenduti, ma che mantengono le condizioni ottimali per il consumo, in prodotti come succhi o marmellate.

Invece, quando l’alimento non è più adatto al consumo umano entra in gioco il terzo step, ovvero si prevede che venga destinato, all’alimentazione animale, all’uso come sottoprodotto in un altro settore e alla produzione di compost o biocarburanti.

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Anche l’Italia ha una legge anti spreco

Il ministro Luis Planas ha anche evidenziato come solo Francia e Italia attualmente abbiano un regolamento simile nell’Unione Europea. Nel nostro Paese, l’unica iniziativa attiva è quella della Legge 166/2016, la cosiddetta norma “anti sprechi”, la cui prima firmataria è stata l’onorevole Maria Chiara Gadda. A differenza della Spagna, questa legge si basa in particolar modo sulla promozione dell’educazione alimentare nelle scuole e su campagne di comunicazione mirate, oltre a una riduzione della tassa rifiuti per chi regala il cibo e promuove l’uso della doggy bag nei ristoranti.

Approvata per incentivare e agevolare la donazione delle eccedenze di cibo da parte di supermercati, ristoranti, negozi a enti no profit e benefici. Non sono previste multe, ma premi per i soggetti virtuosi, ad esempio agevolazioni fiscali.

Ricordiamo inoltre, che la tecnologia ci viene in soccorso, esistono molte app da scaricare e utilizzare contro lo spreco alimentare.

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Calabrese di nascita e Romana di adozione, biologa ambientale con la passione per la bioetica. Mediatore museale presso il Museo Civico di Zoologia di Roma. Sensibile alle tematiche ambientali e al benessere animale si occupa da anni di divulgazione scientifica collaborando anche con diversi magazine on line. Sempre in continuo movimento, adora viaggiare senza separarsi mai dalla sua cagnolina.

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