Letti di cartone, podi di plastica degli oceani e una torcia olimpica di alluminio recuperato, ecco la strategia di Tokyo 2020 per le Olimpiadi più sostenibili della storia
Manca poco alla fine delle Olimpiadi, ed è già stato dimostrato che quelle di Tokyo 2020 saranno ricordate per diversi motivi. Innanzitutto, com’è evidente, per essere state rimandate di un anno a causa della pandemia. Poi, per le difficili regole e misure per poterle svolgere in sicurezza come, ad esempio, l’assenza del pubblico. Ma c’è un’altra caratteristica di questi Giochi, ed è che sono i più sostenibili e green della storia.
Non è la prima volta che il Giappone ospita le Olimpiadi: già nel 1964, la capitale del paese è stata scelta come sede dei XVIII Giochi. Tokyo si è trasformata e modernizzata per diventare il centro del mondo. Cinquant’anni dopo, tutto è cambiato tranne lo spirito sportivo olimpico e l’unione internazionale. Tuttavia, il paese ha voluto fare un passo avanti anche questa volta per realizzare le Olimpiadi più green.
La strategia di Tokyo 2020 si riassume nel suo slogan: “Be better together – for the planet and the people”. Un messaggio che rende molto chiaro il compromesso giapponese con la lotta contro il cambiamento climatico e con la diversità internazionale. Il progetto olimpico non solo cerca di diventare un simbolo dello sport green, ma anche di coinvolgere i cittadini per imparare ed interiorizzare le buone pratiche sostenibili.
Nei primi giorni di competizione diventavano virali sui social i letti di cartone e i materassi di polietilene riciclabile in cui dormivano gli atleti. Ma questa non sono state le uniche scelte green: le medaglie sono state realizzate a partire da vecchi dispositivi elettronici come smartphone e laptop, e i podi dove salgono i vincitori sono di plastica donata dal pubblico e raccolta negli oceani.
La torcia olimpica, simbolo iconico dei Giochi, è stata creata da alluminio recuperato dagli edifici che hanno ospitato i giapponesi dopo il terremoto e lo tsunami del 2011 e il disastro nucleare di Fukushima.
Le Olimpiadi si sono impegnate ad azzerare le emissioni di CO2 utilizzando energie rinnovabili nelle strutture di competizione e nel villaggio olimpico. Inoltre, si è cercato di riutilizzare gli spazi già esistenti per due terzi delle attività.
La squadra olimpica dei rifugiati a Tokyo 2020, una nuova vita con lo sport
Tokyo 2020 promuove anche la mobilità sostenibile, incentivando l’utilizzo di una rete di trasporto molto sviluppata e lavorando con Toyota per la creazione della flotta olimpica a più basso impatto di sempre. In definitiva, un elenco completo di misure che mirano a contribuire alla realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite dell’ONU.
La divisa degli atleti italiani, anche green
La volontà di rendere i Giochi sostenibili è anche arrivata in Italia. Giorgio Armani ha creato un outfit speciale per gli atleti italiani. La divisa firmata EA7 Emporio Armani è composta da poliestere tricot shiny riciclato.
La strategia iniziata da Tokyo 2020 è organizzata in cinque aree tematiche e i risultati verranno pubblicati attraverso tre rapporti con lo scopo di trasmettere questo impegno socio-ambientale ai futuri Giochi, partendo già da subito con Parigi 2024.
[Immagine in copertina: Facebook Tokyo 2020]