Olimpiadi di Rio, un verde che vale oro

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Olimpiadi di Rio, un verde che vale oro ultima modifica: 2016-08-21T08:30:56+02:00 da Alberto Pinto
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Molto più di una semplice competizione atletica. I Giochi Olimpici sono da sempre l’Evento per eccellenza, un carnevale di emozioni e di sport che quest’anno è approdato a Rio De Janeiro, rendendo la città il cuore pulsante del mondo.

Al di là delle avvincenti gesta di destrezza, del rammarico per la sconfitta e dell’orgoglio patriottico, il fascino delle Olimpiadi è quello di far sembrare reale, seppur per poche settimane, il sogno di un mondo diverso. I XXXI Giochi Olimpici sono stati i Giochi dell’uguaglianza e del rispetto per la diversità, ma soprattutto, come mai prima d’ora, si sono fatti portavoce di un messaggio forte circa la difesa del nostro ambiente. Un richiamo ancestrale che ricorda ad ognuno di noi l’enorme responsabilità che abbiamo nei confronti del pianeta che condividiamo.

Dal punto di vista mediatico, le Olimpiadi brasiliane sono apparse come le più sostenibili di sempre, fin dai suoi elementi più iconici: dalla coppia di mascotte rappresentanti la flora e la fauna locale alla fiaccola olimpica che riprende le ricchezze naturali del Paese, passando per le medaglie realizzate con metalli riciclati.

Cerimonia d'apertura: il segmento dedicato ai cambiamenti climatici
Cerimonia d’apertura: il segmento dedicato ai cambiamenti climatici

In tema green anche la cerimonia d’apertura, organizzata con budget ridotti e con grande quantità di materiali di recupero utilizzati per costumi ed elementi scenici. Tra danze al ritmo di samba e ospiti acclamati, il terreno del Maracanã si è trasformato in un grande schermo che ha proiettato agli occhi del mondo intero i dati e i grafici allarmanti sul crescente riscaldamento globale, sui cambiamenti climatici e sulle relative conseguenze per il pianeta.

Tanti i richiami all’ambiente nel corso della grande festa carioca, soprattutto ad un tema molto sentito in Brasile, terra d’Amazzonia, come quello della deforestazione. Verdi sono stati i cinque cerchi olimpici che hanno aperto i Giochi, verde la piccola piantina che si fa strada in una giungla di cemento grigio. Tutti i partecipanti, inoltre, hanno lasciato a Rio un seme, per dar vita a quella che è stata già definita la Foresta degli Atleti.

Rio 2016 è stata progettata per promuovere e sensibilizzare uno stile di vita meno impattante, a cominciare dal soggiorno di atleti, delegazioni, giornalisti e spettatori. Un piano sostenibile per i trasporti, alimentati a biodiesel composto in parte da olio riciclato, ha contribuito alla riduzione delle emissioni di CO2, uno degli obiettivi dell’evento, richiamato anche dall’uso delle biciclette per introdurre le delegazioni di atleti.

2016 Rio Olympics - Opening ceremony - Maracana - Rio de Janeiro, Brazil - 05/08/2016. A performer takes part in the opening ceremony. REUTERS/Stefan Wermuth FOR EDITORIAL USE ONLY. NOT FOR SALE FOR MARKETING OR ADVERTISING CAMPAIGNS.

Diverse le iniziative all’interno del villaggio olimpico: dalla promozione della biodiversità brasiliana alla raccolta differenziata dei rifiuti con particolare attenzione alla filiera dei materiali e alla riduzione della plastica, senza dimenticare l’energia rinnovabile. Filiera certificata e lotta agli sprechi anche per quanto riguarda il cibo, In questo senso nasce RefettoRio, progetto creato dallo chef Massimo Bottura e che si basa sulla valorizzazione degli scarti.

Tanti piccoli passi sono stati fatti per diffondere la cultura ecologica attraverso la vetrina delle Olimpiadi. A dispetto di tanta risonanza mediatica, però, diverse occasioni per un reale cambiamento non sono state centrate. La deforestazione, l’inquinamento di intere aree, come la Baia di Guanabara sommersa dai rifiuti, e l’espropriazione dei terreni ai danni degli indigeni per la costruzione di impianti non hanno risparmiato le aree olimpiche, sul cui futuro utilizzo restano diversi interrogativi.

Le terribili condizioni della Baia di Guanabara hanno inciso sulla salute degli atleti e rovinato le attrezzature sportive
Le terribili condizioni della Baia di Guanabara hanno inciso sulla salute degli atleti e rovinato le attrezzature sportive

Rendere meno impattante un evento come le Olimpiadi non è cosa da poco. Nonostante l’impegno e gli apprezzabili tentativi andati a buon fine, soprattutto in termini di sensibilizzazione e visibilità, il Brasile delle tante contraddizioni si è mostrato specchio del complicato momento politico, sociale e anche ambientale che sta attraversando.

La vera sfida comincerà a Giochi finiti, lontano dai riflettori, quando sarà il momento di far seguire i fatti alle parole. Mantenere vivo lo spirito olimpico è l’imperativo, poiché al di là delle avvincenti gesta di destrezza, del rammarico per la sconfitta e dell’orgoglio patriottico, il fascino delle Olimpiadi è quello di dimostrare a tutti che il sogno, con impegno e perseveranza, può diventare realtà.

Olimpiadi di Rio, un verde che vale oro ultima modifica: 2016-08-21T08:30:56+02:00 da Alberto Pinto

Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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