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Venezia rischia di entrare nella lista nera dell’UNESCO se non si fermano le grandi navi

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Venezia rischia di entrare nella lista nera dell’UNESCO se non si fermano le grandi navi ultima modifica: 2021-07-13T06:32:00+02:00 da Carla Clúa Alcón
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L’UNESCO ha dato un ultimatum a Venezia: entrerà nella lista nera se non verrà fermato totalmente l’accesso alle grandi navi in Laguna

Venezia e la sua Laguna sono stati iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1987 per l’unicità e la singolarità dei suoi valori culturali, ambientali e urbani. Tuttavia tale riconoscimento è a rischio: è stata proprio l’UNESCO a comunicare che se non si trova una soluzione radicale per fermare l’accesso di grandi navi, la città italiana finirà nella blacklist dell’organizzazione.

L’UNESCO esige dall’Italia una soluzione concreta e a lungo termine per vietare totalmente l’accesso delle navi da crociera in Laguna e indirizzarle verso altri porti più adatti. La decisione di inserire Venezia nella blacklist sarà presa in considerazione durante la 44ma Assemblea annuale dell’organizzazione, che si terrà dal 16 al 31 luglio, a meno che l’Italia non emetta prima un divieto permanente all’attracco delle grandi navi passeggeri e commerciali.

Venezia e la foresta invisibile

Ma non si tratta di un tema nuovo: già con il decreto Clini-Passera del 2012 si era vietato il transito di navi di più di 40 mila tonnellate davanti a San Marco. La misura però è rimasta in sospeso, dato che non sono stati individuati percorsi alternativi praticabili. Le pressioni si sono accentuate un’altra volta con l’incidente tra una grande nave e un battello nel 2019.

Il governo italiano ha deciso il 25 marzo 2021 di indirizzare le navi verso Marghera, ma la situazione si è fermata di nuovo in quanto di fatto non esiste un terminal in grado di accoglierle. Se l’UNESCO dovesse inserire Venezia nella sua blacklist, il governo sarà costretto a trovare, senza nessun’altra opzione possibile, una soluzione entro il mese di febbraio del 2022.

Le crociere hanno un impatto notevole sui delicati edifici storici e sull’ecosistema eccezionale della Laguna. Nonostante ciò, le navi non sono l’unico problema. Così l’ha affermato la direttrice dell’UNESCO’sWorld Heritage Centre, Mechtild Rössler. Venezia deve far fronte anche ad altre questioni, come il turismo di massa, lo spopolamento, i progetti edilizi o le fabbriche inquinanti.

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Dopo un blocco di crociere di 17 mesi dovuto alla pandemia, lo scorso 5 giugno è già salpata la prima nave da crociera da Venezia. E non sarà l’unica. Quest’estate saranno tre le navi che, settimanalmente, dovrebbero arrivare in Laguna.

Attualmente ci sono 53 luoghi nell’elenco di patrimoni dell’umanità in pericolo, tra cui il centro storico di Vienna, la città vecchia di Gerusalemme o il porto mercantile di Liverpool. L’inserimento di Venezia nella lista implicherebbe un grave danno non solo per la regione, ma anche per tutta l’Italia.

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Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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