Fenomeni naturali surreali, paesaggio lunare e colori spettacolari rendono l’area geotermica di Hverir una tappa da non perdere di ogni viaggio in Islanda
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Sono molte le ragioni che possono portare a Hverir chi sta visitando l’Islanda del nord, ma lo spettacolo visivo unico di quest’area geotermica la rende una tappa obbligata di ogni viaggio alla scoperta dell’isola “di ghiaccio e di fuoco”.
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Si è accolti da un paesaggio a tratti lunare, sicuramente surreale, dove i colori ocra e pastello si sfumano tra loro e vengono resi ancora più eterei dai vapori bollenti che si innalzano dal terreno a intervalli irregolari.
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L’esperienza è eccezionale per tutti i sensi, con il denso vapore acqueo e l’intenso odore di zolfo che permeano l’aria e il caratteristico suono di acqua bollente proveniente dalle pozze di fango.
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A Hverir si ammira uno scenario indimenticabile, che non a caso è stato scelto come location di importanti produzioni cinematografiche (non ultima la saga del “Trono di Spade“) nonché dalla NASA per l’addestramento per i suoi astronauti.
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In questo luogo -completamente spoglio di ogni vegetazione a causa dell’acidità del terreno- i visitatori possono osservare da vicino l’attività geotermica dell’Islanda e la forza e la bellezza della natura sono più tangibili che mai.
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Una magia di colori in cui sentirsi connessi alla Terra
L’area geotermica di Hverir ha un’origine vulcanica, come del resto gran parte dell’Islanda, ed è collegata al vicino vulcano Krafla.
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Nel sottosuolo, a una profondità di circa mille metri, la temperatura supera i 200° C: l’acqua che scorre sotto la superficie viene così rapidamente riscaldata e trasformata in vapore.
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Le fumarole sono aperture nella crosta terrestre che fanno fuoriuscire questi gas caldi, principalmente vapore acqueo e anidride carbonica, facendo tremolare il terreno circostante.
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In alcuni casi si tratta di solfatare: il gas contiene idrogeno solforato, che provoca l’intenso odore di uova marce caratterizzante questo luogo.
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Vi sono anche spettacolari pozze di fango bollente, di varie dimensioni, risultato dell’acqua sotterranea che viene riscaldata dai vicini depositi di lava e quindi erutta in superficie mescolandosi con il suolo.
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A differenza di altri celebri siti turistici islandesi, qui non vi sono dei geyser, ma solo un terreno gorgogliante e fumante, ricco di minerali che ne determinano le varie tonalità di colore.
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Camminando qui, tra colonne di fumo e bocche di vapore, ci si sente davvero connessi al Pianeta.
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Come visitare l’area geotermica di Hverir
L’area geotermica è conosciuta con diversi nomi -tra cui Námafjall, dal nome della vetta che la sovrasta, oltre a Hverarönd e Námaskarð, altri due toponimi locali- e si trova a qualche chilometro di distanza dal lago Mývatn, a circa un’ora e mezza di auto da Akureyri, seconda città d’Islanda.
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Vi si arriva con la celebre Statale 1 “Ring Road” -la più famosa strada islandese, percorsa da milioni di turisti ogni anno- salendo alle spalle del villaggio di Reykjahlid in direzione est.
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Hverir si può raggiungere soltanto a piedi, dopo aver lasciato l’auto in un ampio parcheggio (a pagamento) presente a bordo strada e abbastanza visibile, nonostante la scarsa segnaletica.
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Da lì, bastano pochi passi e pare davvero di entrare in un altro mondo, in una diversa dimensione.
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La visita può durare circa un’ora, che è anche il tempo massimo consigliato di permanenza vicino alle pozze di fango bollente e zolfo.
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È altresì possibile seguire un percorso ad anello che sale sulla montagna di Namajsfjall, ne percorre parte del crinale e scende sull’altro versante dell’area (attenzione: il lato sinistro è più ripido e può presentare tratti scivolosi).
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Seguendo i percorsi tracciati e le passerelle è possibile esplorare in sicurezza -ovvero senza rischiare pesanti ustioni- e in piena autonomia tutta l’area, che nei periodi di alta stagione estiva e nelle ore di massima affluenza turistica può però soffrire della presenza di troppi visitatori.
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Per visitare Hverir con piena calma e in relativa solitudine è sufficiente venire in orari meno “turistici”, come le prime ore del giorno o la sera, sfruttando le tante ore di luce dovute alla latitudine.
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In ogni caso, anche nei momenti “di punta” turistica, basta fare qualche passo in più e allontanarsi dal parcheggio per godere appieno dello spettacolo di questo luogo affascinante, che è una vera meraviglia naturale e nel quale si possono sperimentare la bellezza e la forza della Terra.
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