Giornata Mondiale del Mar Mediterraneo

Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, 8 soluzioni per salvare il Mare Nostrum

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Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, 8 soluzioni per salvare il Mare Nostrum ultima modifica: 2021-07-08T00:01:15+02:00 da Carla Clúa Alcón
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Oggi 8 luglio è la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, una ricorrenza che ha l’obiettivo di trovare nuove soluzioni per affrontare i pericoli che minacciano il Mare Nostrum

Mare Nostrum, così era chiamato nella Roma Antica il Mar Mediterraneo, proprio per dimostrare che si tratta del “nostro mare”, un bene molto prezioso da preservare. Oggi 8 luglio è la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, un’occasione per ricordarci dell’importanza che ha per noi e aumentare la consapevolezza dei pericoli che lo minacciano.

Nonostante le azioni intraprese dopo la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mar Mediterraneo (1978) per proteggere l’ambiente marino e il litorale, il Mar Mediterraneo è a un punto critico e si prevede un futuro ancora peggiore. Neanche la pandemia gli ha dato tregua ed esso continua ad essere una delle principali vittime dell’inquinamento.

Il rapporto State of the Environment and Development in the Mediterranean (SOED) del 2020 ha identificato azioni prioritarie che possono aiutare le istituzioni regionali e nazionali a tracciare progetti post-pandemia. Ma non c’è solo un Mediterraneo. Le differenze tra i paesi mediterranei inducono ulteriormente disuguaglianze nella resilienza, nonché capacità di adattamento o prevenzione per affrontare le sfide attuali e quelle future.

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Le grandi minacce per l’ambiente mediterraneo

Secondo lo studio, esistono otto grandi minacce per l’ambiente del Mediterraneo. Innanzitutto, il cambiamento climatico che colpisce il Mediterraneo più della media mondiale: mentre la temperatura media dell’aria in tutto il mondo e di circa 1,1ºC in più, quella del Mare Nostrum arriva a 1,5ºC. Inoltre, si prevede un aumento di 2-3ºC entro il 2050.

Un altro problema molto rilevante è l’aumento insostenibile della densità di popolazione nelle aree costiere. Le aree edificate entro un chilometro del mare sono più che raddoppiate, avendo delle serie conseguenze per gli ecosistemi e i terreni agricoli. Anche importanti sono gli impatti sulla salute dovuti all’inquinamento atmosferico provocato dalle navi o agli impianti di trattamento delle acque reflue.

La pesca rappresenta la minaccia numero uno per le popolazioni ittiche del Mediterraneo. Anche i combustibili fossili, che dominano l’approvvigionamento energetico della regione, e l’uso eccessivo di prodotti chimici hanno pesanti impatti ambientali e sulla salute umana, così come su pesci e anfibi.

Tuttavia, la principale sfida rimane la stessa: la plastica. Circa 730 tonnellate di rifiuti finiscono ogni giorno nel Mar Mediterraneo e ogni volta vengono individuate più discariche costiere incontrollate.

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Le aree di azione e transizione

Le otto risposte alle grandi sfide del Mediterraneo cominciano da un cambiamento nei modelli di produzione e consumo per arrivare a uno sviluppo sostenibile, che protegga la biodiversità e promuova un’economia circolare. Un nuovo modello che coinvolga la società civile, specialmente le donne e i giovani.

Un elemento chiave è il passaggio alla sicurezza alimentare e idrica, così come all’efficienza energetica. Particolarmente importante nei paesi del Mediterraneo è la promozione di un turismo e di un trasporto sostenibile, che richiede la collaborazione di molteplici attori del settore.

Il miglioramento dell’industria e l’estrazione mineraria dovrà coordinarsi con la cosiddetta blue economy, un modello economico derivato dalla “green economy” e introdotto da Gunter Pauli che cerca di creare un ecosistema sostenibile attraverso le sostanze già presenti in natura.

Diverse entità come l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) chiedono un impegno attivo di tutti nella conservazione della ricca e preziosa biodiversità marina. La stessa idea si ritrova nello spirito dell’Agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile, la quale vuole garantire, tra altri aspetti, una conservazione e un uso sostenibile di oceani, mari e risorse marine.

Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, 8 soluzioni per salvare il Mare Nostrum ultima modifica: 2021-07-08T00:01:15+02:00 da Carla Clúa Alcón

Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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