Oggi 27 aprile è la Giornata Mondiale del Tapiro, una ricorrenza per festeggiare questi rari mammiferi e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro conservazione
Nonostante possano sembrare l’incrocio tra un cinghiale e un formichiere, i tapiri discendono dai cavalli e dai rinoceronti. Oggi 27 aprile è la Giornata Mondiale del Tapiro, una ricorrenza istituita con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla conservazione di questo bizzarro animale.
I tapiri sono considerati fossili viventi: risalgono all’Eocene, periodo geologico compreso tra 58 e 27 milioni di anni fa e il loro aspetto è rimasto perlopiù immutato nel corso di questo periodo. Questi animali sono sopravvissuti a diverse fasi di estinzione e oggi se ne possono contare quattro specie, principalmente nel Centro e Sud America e nel Sudest asiatico: il tapiro di montagna (Tapirus pinchaque), il tapiro di Baird (Tapirus bairdii), il tapiro americano (Tapirus terrestris) e il tapiro della gualdrappa (Tapirus indicus).
Giornata mondiale del tapiro: il 27 aprile si celebra il giardiniere della foresta
Purtroppo, tutte le specie di tapiro sono seriamente minacciate da diverse attività antropiche: deforestazione, bracconaggio, contaminazione dei suoli da pesticidi e una progressiva frammentazione dell’habitat naturale contribuiscono alla scomparsa di questi animali.
La loro perdita avrebbe delle gravi conseguenze sugli ecosistemi dato che i tapiri sono una “specie ombrello”, ovvero una specie che si posiziona al vertice di una catena trofica e la cui protezione implica la conservazione dei livelli sottostanti. Proteggere l’habitat del tapiro vuol dire, quindi, tutelare molte altre specie.
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Conosciuti come i “giardinieri della foresta”, i tapiri ingoiano i semi della frutta che poi defecano lungo i loro lunghi percorsi. Questo contribuisce a disperdere i semi e a creare un flusso genetico vegetale tra gli habitat.
Il suo aspetto buffo fa che sia considerato uno degli animali più simpatici del regno animale. Possono pesare fino a 300 chili, sono docili per natura e sono creature notturne: trascorrono il giorno a dormire e si svegliano nel pomeriggio per mangiare.
Proprio per questa “vita notturna” e la sua predilezione per vivere nelle zone più impervie, è difficile studiare sul campo i tapiri. La maggior parte delle conoscenze su questo animale si sono acquisite da esemplari in cattività e ancora oggi non si sa molto della loro etologia.
