La sopravvivenza del “giardiniere della foresta” è messa seriamente in pericolo dalle attività antropiche e dagli incidenti stradali in cui muoiono gli esemplari di questa specie.
Giornata mondiale del tapiro: il 27 aprile si celebra il World Tapir Day. Si tratta di una data dedicata a questi strani e rari mammiferi, ormai entrati nel nostro immaginario comune e nel nostro linguaggio.

Il tapiro, oltre ad essere diventato simbolo del ‘muso lungo’ e della delusione, è da sempre stato un animale chiave nell’ecosistema delle foreste. Grazie alla sua capacità di percorrere lunghe distanze e al suo stile alimentare erbivoro, è considerato uno tra i più efficaci fertilizzanti naturali.
Ritenuto uno dei più antichi abitanti delle foreste tropicali sudamericane, è oggi messo seriamente a rischio dall’impatto delle attività antropiche.
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Le minacce incombenti sulla sopravvivenza di questa specie sono, infatti, molteplici e tutte riconducibili alla mano dell’uomo: bracconaggio, contaminazione da pesticidi dei suoli calpestati dai tapiri, progressiva frammentazione dell’habitat naturale.
In particolare, questa perdita dei propri spazi vitali spinge i tapiri di pianura ad entrare pericolosamente in contatto con strade a scorrimento veloce. Numerosi sono stati gli incidenti stradali che hanno reso vittime gli esemplari di questa specie.
Giornata mondiale del tapiro per salvaguardare il giardiniere della foresta

Patricia Medici è la ricercatrice alla guida di un team che punta alla salvaguardia e alla conservazione dei tapiri sudamericani. La sua azione di tutela e monitoraggio, realizzata anche attraverso una sapiente raccolta di dati, non è fermata durante l’emergenza sanitaria in corso.
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Il suo lavoro è supportato anche dalle attività del Parco Natura Viva di Bussolengo, in provincia di Verona. Qui vengono ospitati tre esemplari di una famiglia di tapiri sudamericani: Irene, Rondel e Alba, inseriti nella European Endangered Species Program, programma europeo per la conservazione delle specie a rischio.
