Giornata Mondiale delle Foreste 2020

Giornata Mondiale delle Foreste 2020: amare i boschi per salvare il Pianeta

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Giornata Mondiale delle Foreste 2020: amare i boschi per salvare il Pianeta ultima modifica: 2020-03-21T06:00:49+01:00 da Davide Mazzocco
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Nel primo giorno di primavera si celebra l’International Day of Forest quest’anno è dedicato all’amore per le foreste

Le foreste hanno un ruolo centrale nelle nostre vite, molto più di quanto si pensi; quando beviamo un bicchiere d’acqua, quando scriviamo su un quaderno o quando costruiamo una casa, fili invisibili ci legano ai boschi. La loro gestione sostenibile e l’uso delle risorse, anche in fragili ecosistemi, sono fondamentali per contrastare i cambiamenti climatici e contribuire alla prosperità e al benessere degli abitanti del Pianeta e delle generazioni future.

Il 21 marzo di ogni anno, le Nazioni Unite dedicano la Giornata Mondiale delle Foreste alla sensibilizzazione sull’importanza di tutti i tipi di bosco. Il tema di quest’anno è “Imparare ad amare le foreste”: istruzione e comunicazione, infatti, sono fondamentali per raggiungere la gestione sostenibile delle foreste e la conservazione della biodiversità. Una foresta sana produce comunità sane, resilienti ed economie prospere.

Qualche dato generale ci dà la misura dell’importanza degli ecosistemi boschivi: 1) le foreste custodiscono l’80% della biodiversità terrestre; 2) i boschi sono costituiti da oltre 60mila specie differenti di alberi; 3) più di un miliardo di persone dipendono dalle foreste per cibo, alloggio, energia e reddito; 4) la diversità genetica aiuta le foreste a fronteggiare i cambiamenti climatici; 5) la biodiversità è gravemente minacciata dalla deforestazione, dal degrado delle foreste e dai cambiamenti climatici; 6) gestire le foreste in modo sostenibile e ripristinarle quando necessario, è fondamentale per le persone, la biodiversità e il clima.

Giornata Mondiale delle Foreste 2020
Giornata Mondiale delle Foreste 2020, foreste e biodiversità troppo preziose per perderle

Foreste e cambiamenti climatici

L’aggravarsi degli eventi estremi e la rapidità attuale dei cambiamenti climatici stanno determinando forti impatti sulle foreste, con rischi di degrado e frammentazione. Per far fronte a questa situazione in costante evoluzione, è necessario che ricerca e politica forestale, professionisti e gestori pensino, disegnino e mettano in pratica interventi in grado di aiutare le foreste ad adattarsi alle condizioni in continua trasformazione. Le modalità d’azione sono numerose, dalla valorizzazione delle risorse genetiche alla creazione e gestione di boschi misti per specie e a struttura diversificata.

Un’oculata gestione forestale può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra; le foreste europee, per esempio, possono bilanciare il 7% delle emissioni totali di gas serra dell’Unione. A questa percentuale va aggiunto un ulteriore 1% di stoccaggio garantito dai prodotti legnosi. Se ci limitiamo all’Italia, a fronte di un’emissione annua di 428 Mt CO2 equivalenti (dati del 2016), le foreste sono in grado di stoccare annualmente 25 Mt CO2 equivalenti ovverosia il 5,84%. L’inclusione della gestione forestale nelle strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici a scala di singolo Paese è quindi fondamentale per determinare il giusto bilanciamento tra strategie incentrate sulla conservazione e/o sull’aumento dello stoccaggio in bosco e strategie volte a favorire l’utilizzo di più legname per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra in altri settori.

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Giornata Mondiale delle Foreste 2020, un’oculata gestione forestale può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra

Il punto sulla deforestazione

I grandi incendi che, nell’ultimo anno, hanno colpito le foreste di Siberia, California, Amazzonia e Australia hanno riportato al centro dell’attenzione il tema della deforestazione. Ogni caso fa storia a sé: se in Amazzonia si bruciano i boschi per fare spazio alle coltivazioni di soia e mais, in Australia sono soprattutto i cambiamenti climatici a causare gli incendi per l’impossibilità di prevenire i roghi con il fuoco prescritto.

Le statistiche relative al periodo 1990-2015 ci dicono che si è registrata una riduzione della copertura forestale globale da 4128 a 3999 miliardi di ettari, vale a dire una diminuzione del 3%. Attualmente il tasso di deforestazione è di 3-5 milioni di ettari all’anno, di cui un milione in Brasile e 700mila in Indonesia, Paesi in cui tagli e incendi servono a fare posto alle colture di soia, mais e palme da olio. Queste e nelle altre foreste tropicali viene stoccato il 55% del carbonio contenuto nei boschi di tutto il mondo. Questi ecosistemi giocano un ruolo determinante nella regolazione del clima mondiale, generano i cosiddetti “fiumi volanti” che trasportano l’umidità alle latitudini temperate e contengono le più alte concentrazioni di biodiversità vegetale al mondo (in un solo ettaro possono essere presenti oltre 200  differenti specie vegetali). Gli attuali tassi di deforestazione contribuiscono al 10% delle emissioni mondiali di CO2.

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Giornata Mondiale delle Foreste 2020, I grandi incendi hanno riportato al centro dell’attenzione il tema della deforestazione

Dagli anni Settanta a oggi la foresta amazzonica ha subito una deforestazione del 17% e, qualora si raggiungesse una quota compresa fra il 25 e il 40% potrebbe avvenire la perdita irreversibile della foresta e la sua trasformazione in savana, a causa dell’insufficiente evaporazione d’acqua dagli alberi stessi. Bisogna impedirlo, una ragione in più per “Imparare ad amare le foreste”.

[Foto Pixabay e International Day of Forest]

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Giornata Mondiale delle Foreste 2020: amare i boschi per salvare il Pianeta ultima modifica: 2020-03-21T06:00:49+01:00 da Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, ha scritto di ecologia, ambiente e mobilità sostenibile per numerose testate fra cui Gazzetta, La Stampa Tuttogreen, Ecoblog, La Nuova Ecologia, Terra, Narcomafie, Slow News, Slow Food, Ciclismo, Alp ed ExtraTorino. Ha pubblicato numerosi saggi fra cui “Giornalismo online”, “Propaganda Pop”, "Cronofagia" e "Geomanzia".

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