Continuano i suggerimenti della giornalista francese Aude Massiot pubblicati su Liberation. Una vera e propria lista di impegni, 10 cose ecologiche da fare in quarantena per impiegare al meglio il nostro tempo e diventare sempre meno impattanti per il nostro pianeta. Ecco gli ultimi 5 impegni che possiamo prendere a favore dell’ambiente
5 cose ecologiche da fare in quarantena. Il Coronavirus ci fa più green
10 cose ecologiche da fare in quarantena, siamo alle seconda puntata. È tempo di cambiare. Qui i primi 5 consigli.
6. Imparare ad autoprodurre cosmetici e detergenti per la casa
I cosmetici e i prodotti per la casa fatti da noi sono economici, più rispettosi per l’ambiente (ad esempio, permettono di produrre una quantità inferiore di rifiuti) e sono un toccasana anche per la salute, perché ci tengono alla larga da prodotti chimici che spesso non conosciamo e sono a volte di dubbia provenienza.
Inoltre i prodotti home made durano più a lungo e, soprattutto, realizzarli dona un grande senso di soddisfazione. Molti blog offrono ricette per la creazione di shampoo solidi, bombe per bagno, maschere, creme, deodoranti, detersivi per la lavatrice, pastiglie per la lavastoviglie e molto altro.
7. Cambiare il fornitore di energia elettrica
Può sembrare un’operazione complicata ma in realtà vale la pena dedicare un po’ del proprio tempo alla scelta del proprio fornitore di energia elettrica. Di questi tempi affidarsi a un fornitore che si avvale di fonti rinnovabili è diventato un atto civico.
In Francia Greenpeace ha pubblicato una guida delle aziende che distribuiscono energia pulita e che boicottano il nucleare. In Italia, dove le fonti atomiche sono ormai bandite da anni, l’Ong ambientalista punta su un’idea di energia che, oltre a essere green, sia anche più democratica e che abbia come obiettivo primario l’abbandono dell’utilizzo degli inquinanti combustibili fossili. A tal proposito ha messo a disposizione di tutti una guida pratica per diventare autoproduttori di energia .
8. Efficientamento energetico
Il tempo che abbiamo a disposizione può essere impiegato per intraprendere il nostro personale progetto di transizione ecologica. Potremmo cominciare misurando il consumo di energia della casa in cui viviamo, per poi pensare a interventi specifici per la loro riduzione.
Per certi aspetti si tratta di calcoli complicati, che vanno messi a confronto con parametri specifici: pertanto, se non abbiamo le competenze, dovremmo rivolgerci ad esperti del settore e, se non è possibile fare gli interventi nell’immediato, avremmo almeno approfondito il tema del risparmio energetico, elaborando progetti per rinnovare casa e informandoci sugli eventuali incentivi economici previsti.
9. Lavorare a maglia o all’uncinetto
Knitting, lavorare a maglia: il passatempo anti-stress ed ecofriendly del momento
Lavorare a maglia o all’uncinetto rappresentano attività che possono aiutarci a tollerare l’attuale momento di isolamento. Per molto tempo considerate passatempo da nonnetta, oggi sono ritornate in auge grazie anche ai molti vip che se ne sono appassionati.
Si tratta di un’attività anti-stress e trendy, che sembra piacere anche agli uomini. Ma c’è di più: confezionarsi in casa il proprio abbigliamento ha infatti anche un grande risvolto ecologico. Producendo da sé i propri capi, si dice un secco no all’industria della fast fashion, uno dei settori più impattanti per il nostro pianeta.
10. Riconnettersi con la natura
Sperimentare la natura, riconnettersi con essa “non solo con la testa, ma anche con il proprio corpo, le proprie emozioni, i propri affetti” è “essenziale per salvaguardare la biodiversità“, spiega Anne-Caroline Prévot, direttore del centro ricerca del Muséum national d’Histoire Naturelle di Parigi. La Scienza partecipativa può aiutarci in questo periodo di isolamento.
Certo, per poter calarsi al meglio in questa attività è auspicabile avere spazi esterni. Per interagire e osservare anche in città alcune specie animali come uccelli e insetti, però, basta un balcone. Chi non ha neppure questa opportunità, può comunque servirsi del web e di alcune app specifiche. L’attività necessita poi un quaderno per prendere appunti e fermare i propri pensieri e le proprie emozioni. In Francia è attivo in tal senso anche uno studio scientifico: un’équipe di biologi sta mettendo a punto un inventario della biodiversità urbana. Si chiama Vigi e Nature ed è un progetto che prevede la partecipazione attiva dei cittadini.
[Fonte Cinq choses écolos à faire pendant le confinement, épisode 2 ]