Sta per arrivare il Blue Friday, 25 e 26 novembre, la due giorni dedicata alle iniziative culturali in cui IOC-UNESCO promuove la salvaguardia del mare, il ripristino della sua biodiversità e un consumo critico e consapevole nell’ambito del Decennio del Mare delle Nazioni Unite
Manca poco al Black Friday, il venerdì dedicato allo shopping che rischia di diventare nero anche per il suo forte impatto sull’ambiente. Gli acquisti compulsivi che magari nemmeno servono senza una reale necessità, capi e oggetti acquistati che a volte vengono gettati via dopo un solo utilizzo o addirittura zero. Proprio per questo, la Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO lancia il Blue Friday: una call to action e un evento di due giorni per trasformare il venerdì più nero dell’anno in un’occasione per salvaguardare e rigenerare il nostro Mar Mediterraneo.
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L’iniziativa
L’iniziativa è nata nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile, indetto dalle Nazioni Unite per la decade 2021-2030 con il fine di trovare soluzioni concrete alle problematiche che minacciano la salute dell’oceano.
L’evento Blue Friday, prevede un incontro (online e in presenza) che si svolgerà il 25 e il 26 novembre nella prestigiosa cornice di Palazzo Zorzi, sede UNESCO a Venezia, per presentare progetti, promuovere iniziative culturali dedicate alla salvaguardia del mare e al ripristino della sua biodiversità, sensibilizzare a un consumo critico e consapevole.
Il programma è denso di impegni, con panel dedicati a imprenditoria, moda e finanza blu e attività adatte a tutti e potete consultarlo a questo link.
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Perché il Blue Friday?
I saldi pazzi che sono ormai diventati tradizione anche in Italia non si trascinano semplicemente acquisti e sconti, ma hanno un impatto molto elevato sul Pianeta.
Nel 2020, soltanto nel Regno Unito, in occasione del Black Friday, le emissioni di gas serra sono state ben 429mila tonnellate, pari al peso di 61.308 elefanti, alimentando il riscaldamento globale e gli eventi estremi legati alla crisi climatica.
Nel nostro Paese, seppur la maggior parte degli acquisti avviene online, la congestione urbana aumenta del +34% l’inquinamento nei centri urbani e i tempi di percorrenza, oltre all’aumento spropositato dei rifiuti di plastica.
Proprio per questo bisogna impegnarsi di più per rendere il Black Friday e la nostra quotidianità più sostenibile. Facciamo acquisti più consapevoli e informiamoci maggiormente sulle tematiche ambientali.
Solo la consapevolezza e l’unione possono salvare il nostro pianeta.
[Foto di copertina di Francesco Rasero]