Oggi 8 giugno ricorre la Giornata Mondiale degli Oceani, una serie di eventi per promuovere la vita degli oceani e ricordarci come l’umanità dipenda da essa.
Oggi, 8 giugno 2022 si festeggia, per la diciannovesima volta, la Giornata Mondiale degli Oceani (World Oceans Day). Una celebrazione ancora poco nota in Italia, ma molto sostenuta in tutto il mondo, in particolar modo dai più giovani.
L’origine del World Oceans Day
La Giornata Mondiale degli Oceani, che cade l’8 giugno, è nata su proposta del Canada in occasione dell’Earth Summit del 1992 a Rio de Janeiro ed è stata riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite nel 2008 per celebrare gli oceani e il nostro legame con il mare, e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale che essi svolgono nella nostra vita e nella salute dell’ambiente, cercando di attuare soluzioni per salvaguardare gli ecosistemi marini.
Mayflower, la nave senza equipaggio pronta ad ispezionare gli oceani
Il tema della Giornata Mondiale degli Oceani 2022
In occasione di questa Giornata, ogni anno si affronta un tema differente. Nelle ultime edizioni, grazie a questa connessione tra ambiente e oceani, il tema si è sempre più avvicinato alla crisi climatica, andando a sottolineare quanto il nostro futuro dipenda dalle nostre scelte.
Il tema del World Oceans Day 2022 è “L’Oceano: vita e mezzo di vita”, con l’obiettivo di concentrarsi sulla vita che caratterizza i nostri mari e su come sia indispensabile per l’uomo. Le acque rivestono il 70% della superficie terrestre e il plancton, presente in esse, produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Inoltre, sono quasi 3 miliardi le persone che dipendono direttamente dal mare per il loro sostentamento.
Come il CTS festeggia questa giornata
Il CTS Ambiente Marino e Costiero del CNBA (Coordinamento Nazionale dei Biologi Ambientali) l’8 giugno festeggia la Giornata Mondiale degli Oceani parlando di Mediterraneo con esperti italiani che operano in questo campo in Enti di Ricerca e Università.
Il Mediterraneo ha una grande importanza ecologica, storica ed antropologica, nonostante rappresenti solo 1% dei mari del pianeta. È un mare sotto la minaccia della pressione antropica e del cambiamento climatico ma, la sua capacità omeostatica e la resilienza delle specie animali e vegetali che lo abitano lo rendono capace di resistere. È importante però, tutelare questo bene prezioso, è necessario rendere la pesca sempre più sostenibile e protagonista della tutela del mare, realizzare un’acquacoltura sempre meno impattante, più indipendente dalle proteine animali, diversificata e che sappia garantire il consumatore. Altri tasti dolenti da tenere a bada sono il problema dei rifiuti marini, le bioinvasioni di specie non indigene e l’inquinamento.
Per visualizzare la diretta in live streaming ci si può collegare dalle 15:00 alle 17:00 a questo link.