Giornata mondiale per la Sensibilizzazione dello Tsunami

Giornata mondiale per la Sensibilizzazione dello Tsunami, riduciamo i rischi

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Giornata mondiale per la Sensibilizzazione dello Tsunami, riduciamo i rischi ultima modifica: 2022-11-05T00:01:30+01:00 da Francesca Danila Toscano
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Oggi, 5 novembre, è la Giornata mondiale per la Sensibilizzazione dello Tsunami, lavoriamo insieme per una maggior consapevolezza verso tale minaccia, per condividere nuovi approcci e per contenere i rischi

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito il 5 novembre come Giornata Mondiale per la Sensibilizzazione dello TsunamiWorld Tsunami Awareness Day – spronando i Governi, gli organismi internazionali e le associazioni, a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione delle misure di mitigazione, grazie anche a soluzioni tecnologiche sempre più innovative nei sistemi di allerta rapidi, e incrementare l’attenzione degli Stati di riviera sulla pericolosità di questi fenomeni.

Gli tsunami sono i disastri naturali più mortali conosciuti nella storia della umanità. In Italia, si lavora per ottenere una maggiore capacità predittiva e di lettura di tali fenomeni, possibile anche grazie ai mareografi, strumenti che attraverso un sensore di pressione rilevano e registrano qualsiasi variazione della colonna d’acqua.

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I dati degli ultimi anni

A livello globale, negli ultimi 100 anni, 58 tsunami hanno causato più di 320.000 vittime, superando ogni altro rischio naturale. L’evento più letale è stato nell’Oceano Indiano nel dicembre 2004, abbattendosi sulle coste di 14 Paesi, tra Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia.

L’area sicuramente più colpita da questi fenomeni è quella dell’Oceano Pacifico (come i devastanti effetti del maremoto dell’11 marzo 2011 in Giappone), dove la maggior parte degli eventi si concentra lungo la cintura circumpacifica, nota anche come anello di fuoco dal momento che ha 452 vulcani attivi o dormienti. Le zone più a rischio sono dunque quelle costiere, in prossimità di aree sismogeniche.

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La situazione in Italia

Anche l’Italia è a rischio delle terribili onde marine. Ricordiamo il maremoto italiano più antico associato alla eruzione del Vesuvio del 79 d.c. che distrusse Ercolano e Pompei, il terremoto dello Stretto di Messina del 1908, di intensità 7,2 gradi della scala Richter, con oltre 100.000 morti, parte dei quali per il successivo maremoto, con onde alte oltre 10 metri che colpirono le persone sulla spiaggia. Altri eventi storici importanti si sono verificati nel 1764 sulla Penisola Salentina e nel 1693 su molte aree del Meridione. Anche in Puglia ci sono stati tsunami importanti nel 1627 nel Gargano e nel 1730 nel Salento.

Gli esperti affermano che la maggior parte dei terremoti avviene lungo le catene montuose, l’Appennino, le Alpi, il Subalpino, lontano dal mare, ma ci sono faglie attive, come quelle del Mar Ligure e quelle del sud Italia, nella zona dello Stretto di Messina, della Sicilia orientale ionica, l’arcipelago delle isole Eolie, la zona dell’arco calabro, quindi lo Ionio, che va dalla Sicilia orientale alla Puglia, tutte zone senza tracce recenti di eventi importanti, ma potenzialmente in grado di determinare tsunami.

In Italia, è il Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a occuparsi del fenomeno, inviando messaggi di allerta quando si verifica un terremoto potenzialmente tsunamigenico.

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Il rapporto congiunto UNDRR-WMO per la Giornata mondiale per la Sensibilizzazione dello Tsunami

Gli tsunami possono essere mortali, ma non sempre per fortuna. L’allarme e l’azione tempestiva sono strumenti efficaci per proteggere le persone, salvare vite umane e prevenire che il pericolo diventi un disastro. Per essere efficienti, i sistemi di allerta precoce devono coprire ogni persona a rischio, devono essere multi-rischio e le comunità devono essere preparate in modo da agire rapidamente.

Il rapporto congiunto UNDRR-WMO valuta lo stato globale dei sistemi di allerta precoce multi-rischi (MHEWS), confrontando i dati ufficialmente comunicati dagli Stati membri con i dati raccolti attraverso un’indagine della World Meteorological Organization.

I risultati identificano le sfide dei paesi e rilevano le buone pratiche nelle capacità di previsione, nella copertura dell’allerta precoce e nei sistemi per agire su di esse.

Giornata mondiale per la Sensibilizzazione dello Tsunami, riduciamo i rischi ultima modifica: 2022-11-05T00:01:30+01:00 da Francesca Danila Toscano

Calabrese di nascita e Romana di adozione, biologa ambientale con la passione per la bioetica. Mediatore museale presso il Museo Civico di Zoologia di Roma. Sensibile alle tematiche ambientali e al benessere animale si occupa da anni di divulgazione scientifica collaborando anche con diversi magazine on line. Sempre in continuo movimento, adora viaggiare senza separarsi mai dalla sua cagnolina.

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