Balle di fieno decorate con centrini giganti all’uncinetto sono comparse a Farigliano, nelle Langhe, tra vigne e noccioli
Centrini all’uncinetto per decorare le balle di fieno e celebrare la natura e il lavoro della terra. A metà tra la landscape art e lo yarn bombing, per tutti gli amanti delle installazioni insolite e che valorizzano il paesaggio e i territori quest’anno è assolutamente d’obbligo far tappa in Piemonte.
A Farigliano -nell’Alta Langa cuneese- ancora per pochi giorni si possono infatti ammirare alcune colorate balle di fieno, vere e proprie opere d’arte create in occasione del taglio del grano.
Sono nove, di grandi dimensioni, i manufatti apposti su altrettante rotoballe; sono rossi, verdi e bianchi, a comporre il tricolore.
“Il progetto è nato si può dire dal nulla: con l’assessore Andrea Bertone del Comune di Farigliano volevamo fare qualcosa per evidenziare il lavoro dei contadini e mettere in risalto l’agricoltura, attività tradizionale di queste terre -racconta la creatrice Bruna Milano, dichiarando la propria soddisfazione per l’iniziativa- Pensandoci un po’ e valutando tante cose, abbiamo deciso di esaltare anche la nostra Italia. Perciò ho fatto nove centrini tutti diversi tra di loro, di tre colori diversi; sono quindi stati posizionati con cura e ora, rispettando la prospettiva, si può notare una bellissima bandiera italiana“.
L’idea non è nuova e gli stessi ideatori dichiarano di essersi ispirati ad analoghe opere realizzate lo scorso anno in Puglia, nei pressi di Locorotondo. Anche qui alcuni centrini all’uncinetto, tutti di colore bianco, decoravano svariate rotoballe nei campi affacciati sul mare, sparse in mezzo ai trulli.
Rotoballe decorate in Piemonte, dove trovarle
La location piemontese non è difficile individuare. Le rotoballe artistiche si trovano dopo la cappella di San Nicolao, seguendo la strada che da Farigliano va a Dogliani, tra noccioleti e vigne già cariche di uva.
L’installazione è molto scenografica e sta riscuotendo successo tra i turisti e tra gli amanti degli scatti sui social. Le Langhe sono infatti un territorio patrimonio Unesco, tra le mete preferite dei visitatori di tutto il mondo e, non a caso, molti vip hanno acquistato casa in queste splendide colline.
Cappella del Barolo, alla scoperta della chiesa più colorata delle Langhe
Il connubio tra arte e natura non è una novità in questi territori. Da anni le Langhe ospitano infatti splendide e originali opere d’arte. Molto attivi artisti di fama mondiale qui si sono ispirati e hanno realizzato progetti artistici come la Cappella del Barolo nel vigneto Brunate a La Morra (Cuneo).
La chiesetta che sorge tra i vigneti è infatti un progetto di restauro artistico realizzato dall’inglese David Tremlett, che si è occupato di rivisitare l’interno, e dell’americano Sol Lewitt, che ha ripensato il coloratissimo l’esterno. Opera di Tremlett è anche la Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine a Coazzolo.
Panchine giganti: cosa sono e dove trovarle, dall’Alta Langa alla Liguria
Un altro designer che ha preso casa e opera nella Langhe, non lontano da Farigliano, è Chris Bangle, ideatore di quelle che sono ormai diventate icone e attrazioni locali -le Panchine Giganti- mettendo in piedi un vero e proprio circuito, il Big Bench Project che, partito dall’Alta Langa, si è diffuso prima in Piemonte, poi in Italia e ora ha varcato i confini nazionali.
Mentre queste ultime attrazioni sono permanenti, però, le balle di fieno artistiche di Farigliano saranno visibili ancora per pochi giorni nel corso dell’estate 2022: non fatevele scappare!
[Foto di Francesco Rasero]