Langhe, Roero e Monferrato: tre territori diversi, accomunati dal riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità. Un percorso insolito, da fare soprattutto in autunno, per ammirare il foliage in vigna
Langhe, Roero e Monferrato sono luoghi di forte interesse paesaggistico e culturale situati in Piemonte, che vantano numerosi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui l’iscrizione alla lista di Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il tour proposto tocca angoli incantevoli ma insoliti e meno conosciuti, situati tra le province di Asti e Cuneo.
Con una gita di un giorno, ipotizzando Torino come punto di partenza, si possono ammirare non solo panchine giganti ma anche tante installazioni artistiche che ben si adattano al paesaggio collinare circostante: chiese colorate e matite nelle vigne sono attrazioni originali e singolari che incanteranno tutti, grandi e piccini.
Panchine giganti: cosa sono e dove trovarle, dall’Alta Langa alla Liguria
Montà d’Alba
Il primo punto di interesse è Montà, paese in provincia di Cuneo situato nel Roero, a una trentina di chilometri dal capoluogo piemontese. In questa terra di tartufi potete ammirare la panchina gigante verde e marrone che svetta sui vitigni di Nebbiolo e del pregiatissimo Roero Arneis, vino bianco DOCG.
Canale
Poco più in là, viaggiando tra stupendi vigneti, si arriva a Canale, con la sua Big Bench rosa situata in località Madonna dei Cavalli, accessibile solo a piedi dopo una breve camminata fin quasi in cima a una collina. La panchina è opera di Roero Rosa ed è sorta lì per volontà di Andreina.
“A pochi mesi dalla morte di mia mamma per una brutta malattia mi sono ritrovata ammalata anche io. Non mi sono data per vinta: ho lottato per i miei figli e ho promesso a mio marito che, se ne fossi venuta fuori, avrei fatto qualcosa di bello, non solo per me ma per tutti“, ci ha raccontato Andreina.
Questa è la storia della panchina di Canale, che ha dato impulso a tutta una serie di iniziative a favore delle donne. Se volete sostenere i progetti del Centro Ascolto Roero Rosa… nulla di più semplice che acquistare una bottiglia di Hope, un vino bianco vinificato con uve di Roero Arneis che sorgono proprio vicino alla panchina.
Nel punto panoramico vi è anche una cabina del telefono per il book crossing, allestita in collaborazione con la biblioteca comunale.
Castellinaldo d’Alba
Rimanendo sempre nel Roero e restando sempre in provincia di Cuneo si arriva quindi a Castellinaldo, piccolo paese arroccato tra le colline, famoso per il suo gioco con le bocce quadre, ovvero le bocce cubiche.
I suoi scorci vi lasceranno a bocca aperta. La sua panchina gigante è di colore viola-rossastro, è la numero 157 del circuito ed è letteralmente circondata da vigneti di Barbera. Non a caso siamo nel paese del Roero con la più alta percentuale di vigne, dove si coltivano anche uve di Arneis e Nebbiolo.
Coazzolo
L’itinerario prosegue al di là del confine provinciale, arrivando a Coazzolo: in questo paese dell’astigiano le attrazioni che vi consigliamo sono ben tre. La panchina, ovviamente, che è di un bellissimo turchese, ma anche una chiesetta restaurata dall’artista britannico David Tremlett e, proprio nelle immediate vicinanze, la vigna con le matite colorate.
Coloratissima e perfettamente incastonata nelle vigne di Moscato, la chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine è stata restaurata nel 2017 con la tecnica del Wall Drawing e sorge in aperta campagna. Tecnica e colori utilizzati assicurano un buon effetto visivo e si armonizzano perfettamente con la natura circostante, come la precedente opera dell’artista, la cappella del Barolo a La Morra (nelle Langhe cuneesi).
Poco più in là, comodamente raggiungibile a piedi con una breve passeggiata, c’è un’altra curiosa installazione artistica: la vigna dei pastelli, in cui maxi-matite colorate sono state poste all’estremità dei filari. Effetto visivo assicurato!
In vetta alla collina vi sono anche alcune sedute dove i visitatori possono -nel rispetto del vigneto, della natura e degli altri turisti- consumare le proprie bottiglie di vino, godendo di un panorama tra i più belli di Langhe, Roero e Monferrato.
Costigliole d’Asti
Infine si arriva a Costigliole d’Asti, un altro grazioso borgo adagiato nelle colline tra il Monferrato e le Langhe, dove si coltivano soprattutto le uve Barbera, a soli 15 chilometri da Asti. In questa tappa potete godere di ben due punti panoramici con panchine giganti: uno a Cascina Castlet, tra le vigne, e l’altro in posizione più alta al Bricco Lu, dove vi consigliamo di andare al tramonto per vedere il sole sparire dietro le Alpi.
A Costigliole merita la visita anche il suo castello medievale, che risale alla metà del XIII secolo e che domina il paese con i suoi torrioni.
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[Foto di Francesco Rasero]