Le osservi dal basso, e ti senti piccolo piccolo. Poi ci sali, e da lì scopri il valore aggiunto che un cambio di prospettiva può regalare a un paesaggio. Le panchine giganti fanno questo effetto: da una posizione privilegiata regalano occhi nuovi per osservare il mondo.
Forse è per questo che le Grandi Panchine del designer Chris Bangle, ormai attrazioni ed icone dell’Alta Langa, piacciono così tanto. Forse è per questo che il progetto si è diffuso fino a comprendere, allo stato attuale, altre aree del Piemonte e della Liguria per un totale- assolutamente provvisorio- di 44 panchine.

Big Bench Community Project, come nascono le panchine giganti
Inizia tutto con un designer americano che si trasferisce con la moglie Catherine nella Borgata Gorre di Clavesana. Innamoratosi del territorio, nel 2010 Chris Bangle decide di realizzare un’installazione per sorprendere i concittadini e, allo stesso tempo, offrire ai turisti un’attrazione libera e accessibile per godere delle amenità del luogo.

Con l’aiuto di un contadino e artista della zona ha costruito, dunque, la prima panchina gigante. La numero 1, di colore rosso. Su di essa, una scritta in piemontese:
“S’i t’è dabsogn ed tirè un po’ el fia set-te sì ensima e.. it sentirè torna masna”.
In poche parole, una promessa dal fascino irresistibile: “Se hai bisogno di riposarti un po’, siediti qui sopra… e ti sentirai tornare bambino”.
Di lì, le panchine ne fanno di strada. Cresce l’interesse e crescono le richieste da parte dei Comuni, desiderosi di avere la propria opera d’arte fuori scala. Nasce così il Big Bench Community Project, iniziativa “per sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze dei paesi in cui si trovano queste installazioni”.

Le sue attività, rigorosamente senza fini di lucro, prevedono da un lato il supporto tecnico a chi vuole costruire una nuova Grande Panchina ufficiale, dall’altro la collaborazione con i piccoli artigiani al fine di realizzare prodotti a esse ispirati e contribuire all’economia locale.
Panchine giganti, dove trovarle
La ricerca delle panchine giganti è un ottimo pretesto per partire alla scoperta dell’Alta Langa, terra d’origine delle prime nate, ma non solo. Langhe, Roero, Monferrato, spingendosi fin sulle Alpi e sconfinando in territorio ligure: gli itinerari sulle tracce di queste particolari e coloratissime installazioni sono molti e variegati.

Per comporli a proprio piacimento, sul sito del Big Bench Community Project si trova la mappa aggiornata delle panchine giganti. Un buon punto di partenza per decidere come e dove muoversi: da soli o con amici, fra adulti, con bambini o animali al seguito. Non ci sono vincoli, se non la voglia di godersi una o più giornate all’aperto, riempiendosi gli occhi di vigne, prati, montagne e tutto quello che questi territori generosi sanno offrire.
[Foto di Valentina Tibaldi]

Una bella iniziativa, io la mia vespa ed il mio cane , ardito compagno di viaggio ringraziamo chi ha avuto l’idea, per questa estate saremo occupati nell’inseguirle , abbiamo già cominciato e sinceramente già solo il trovarle , naturalmente senza supporti informatici, costringe a simpatiche gite in scenari di rara bellezza, senza contare il piacere di fermarsi a chiedere ai locali la loro collocazione, instaurando simpatici rapporti umani…
Gran bell’articolo! Se a qualcuno potesse essere utile, è possibile trovare l’elenco completo delle panchine sull’app: big-bench.com