La primatologa Jane Goodall ha lanciato l’iniziativa Trees for Jane, che prevede di piantare mille miliardi di alberi entro il 2030, unendosi alla campagna globale per lottare contro il cambiamento climatico.
Nel mondo ci sono attualmente circa tremila miliardi di alberi, ma il pianeta ne perde ogni anno 15 miliardi. Trees for Jane è una campagna di piantumazione di alberi in tutto il mondo, che ha l’obiettivo principale di rimuovere i gas responsabili dell’effetto serra dall’atmosfera.
Piantare alberi è solo una delle azioni previste da Trees for Jane. È infatti fondamentale anche proteggere le foreste esistenti dal momento che, i loro grandi alberi hanno già immagazzinato anidride carbonica.
Jane Goodall, Messaggera di Pace dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha un fortissimo legame spirituale con gli alberi e ha dichiarato: “Gli alberi assorbono anidride carbonica e ci restituiscono ossigeno. Aiutano a far piovere. Sono quindi un dono”.
9000 nuove specie di alberi mai censite, una straordinaria scoperta
Chi è Jane Goodall?
Primatologa, dal lontano 1960 Jane Goodall studia la vita e la mente degli scimpanzé nel loro ambiente naturale e, in oltre sessant’anni di lavoro, ha dimostrato l’urgenza di proteggerli dall’estinzione salvaguardando gli ambienti naturali in cui vivono. Il suo metodo scientifico, differente da ogni altro, è basato su un rapporto di affettività vissuto senza l’uso di gabbie, laboratori, premi o punizioni.
La dottoressa Goodall è stata il primo essere umano a essere accettato in una comunità di scimmie antropomorfe. Ne ha dimostrato la vicinanza alla nostra specie, attribuendo loro dei comportamenti fino ad allora ritenuti esclusivi degli esseri umani.
La Goodall è una delle attiviste più note al mondo per la difesa degli ambienti naturali e degli organismi che li abitano. Nel 1977 ha fondato il Jane Goodall Institute, una struttura che tramite innumerevoli iniziative e progetti propone attività di formazione alla sostenibilità ambientale e di intervento sul territorio. Da questa sua visione prende vita Trees for Jane.
Gli obiettivi di Trees for Jane
Trees for Jane sostiene le “azioni già attive sul campo” per proteggere e ripristinare la biodiversità del nostro pianeta.
É possibile effettuare donazioni per sostenere i gruppi locali che vogliono fermare la deforestazione. Tali gruppi nello specifico si occupano della piantumazione, si prendono cura dei nuovi alberi e li tengono monitorati fino a che non hanno ben attecchito.
La salvaguardia delle foreste e la piantumazione di nuovi alberi sono fra le soluzioni naturali per il clima per evitare livelli catastrofici di riscaldamento globale.
Alcune iniziative di rimboschimento sono state criticate aspramente da alcuni scienziati che le trovano inefficaci e controproducenti, poiché a volte non vengono piantate specie autoctone e si formano piantagioni di alberi che non aiutano le foreste.
Piantare alberi autoctoni nelle aree alle quali appartengono è sicuramente la cosa migliore, e questo è quello che fa Trees for Jane.
Promuovere il movimento a livello globale per un futuro ecosostenibile
Piantare alberi per aiutare l’ambiente è un concetto nato negli anni ’70 con l’attivista keniana Wangari Muta Maathai che fondò il Green Belt Movement. L’organizzazione coordinò le donne per un’azione di piantumazione di un milione di alberi. Maathai fu la prima donna africana a vincere il Premio Nobel per la Pace, dimostrò come piantare alberi potesse migliorare gli ecosistemi locali e rafforzare le comunità fornendo loro anche nuove fonti di reddito.
Trees for Jane adotta questo modello, collaborando insieme alle comunità africane e di tutti i Paesi in via di sviluppo. Il TACARE program in Tanzania, supportato dal Jane Goodall Institute, lavora per preservare la foresta del Parco nazionale del Gombe Stream dove Goodall ha studiato gli scimpanzé.
Un altro punto del programma di Trees for Jane è quello di rinverdire i centri urbani. Ciò contribuisce a ridurre le alte temperature delle città. Piantare specie adeguate di alberi nelle aree urbane può portare altri benefici oltre allo stoccaggio del carbonio, in particolar modo mitigare l’effetto isola di calore.
Nei quartieri più poveri non esistono aree verdi e di conseguenza, la relativa azione rinfrescante manca. La piantumazione di alberi in quelle aree è fondamentale per la sopravvivenza delle comunità.
Jane Goodall sottolinea quanto sia importante ispirare le persone all’azione.
“Se tutti partecipassero avremmo la possibilità di fare la differenza. Dobbiamo invertire l’impatto dei cambiamenti climatici e creare insieme un pianeta sostenibile per le generazioni che verranno”, afferma la Goodall.