Carovana dei ghiacciai 2021

Ghiacciai a rischio, i dati della Carovana dei ghiacciai 2021

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Ghiacciai a rischio, i dati della Carovana dei ghiacciai 2021 ultima modifica: 2021-12-15T14:05:46+01:00 da Beatrice Spagnolo
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Pubblicato il Report finale della Carovana dei ghiacciai 2021. Legambiente e il Comitato Glaciologico Italiano lanciano l’allarme: i ghiacciai sono in pericolo

La condizione attuale dei ghiacciai e lo stato di salute delle montagne italiane sono gli aspetti su cui il Report finale della seconda edizione della “Carovana dei ghiacciai 2021” si concentra maggiormente. L’associazione Legambiente e il Comitato Glaciologico Italiano (CGI) hanno annunciato questo resoconto il 10 dicembre, presso il Rettorato dell’Università di Torino. Si tratta di un rapporto sui cambiamenti climatici e i loro effetti sulle Alpi.

Sempre più fragili e vulnerabili ai mutamenti, le catene montuose delle Alpi europee subiscono in modo evidente le conseguenze del riscaldamento globale in atto. Ma per comprendere il motivo per cui ciò avviene,  bisogna prima di tutto esaminare attentamente i dati a disposizione.

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La Carovana dei ghiacciai

La “Carovana dei ghiacciai” è una campagna organizzata da Legambiente con il supporto scientifico del Comitato Glaciologico Italiano (CGI), sostenuta dai partner Sammontana e FRoSTA. Quella del 2021, svoltasi dal 23 agosto al 13 settembre, è stata la seconda edizione di quest’iniziativa e ha contribuito in modo significativo a fornire i dati necessari per studiare l’aumento del verificarsi di fenomeni quali le frane e il ritiro dei ghiacciai.

Marco Giardino, segretario del Comitato Glaciologico Italiano, afferma infatti che: “I dati presentati nel Report della Carovana si sono rivelati indispensabili per interpretare gli effetti locali del riscaldamento climatico in atto e disegnare gli scenari futuri dell’ambiente d’alta quota nel nostro paese”.

Nel Report finale della Carovana vengono appunto riportati innumerevoli e precisi dati sulla condizione di salute delle montagne. L’azione di monitoraggio costante si è rivelata fondamentale per ottenere queste informazioni, che hanno permesso la suddivisione in tre aeree distinte del settore alpino italiano.

La prima è quella occidentale, all’interno della quale, la copertura dei ghiacciai ha dimensioni notevoli, circa 160 km2. Ma essa è distribuita in maniera non omogenea. La ragione di tale disposizione irregolare risiede nell’instabilità dell’ambiente, che, provocando molti crolli e frane, è una delle cause principali della contrazione dei ghiacciai. Per questo motivo ci sono zone in cui la presenza di aree glaciali è maggiore, ed altre in cui è minore.

Nel settore centrale delle Alpi, gli esperti hanno notato che i ghiacciai sono vittime di un’intensa e continua azione di ritiro e arretramento dovuta all’inesorabile aumento delle temperature. Il Ghiacciaio dei Forni, in alta Valfurna, è un esempio tangibile di tale avvenimento. Esso ha patito una ritirata di oltre 48 metri.

Questi fenomeni si possono osservare anche nell’area orientale delle Alpi, dove il Ghiacciaio di Saldura Meridionale ha sofferto un ritiro frontale pari a 83,5 metri, il massimo registrato.

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Le tappe della Carovana dei ghiacciai 2021

La Carovana dei ghiacciai 2021 si è svolta dal 23 agosto al 13 settembre. Durante questo viaggio tra le montagne gli esperti hanno effettuato delle tappe lungo il cammino per poter verificare le condizioni di salute di alcuni ghiacciai.

In ordine cronologico si susseguono: i ghiacciai dell’Adamello in Lombardia; quelli della Val Martello in Alto Adige; il ghiacciaio Orientale del Canin in Friuli Venezia Giulia e quello del Calderone in Abruzzo. Esso costituisce un caso particolare rispetto agli altri. La sua singolare capacità di rispondere velocemente ai cambiamenti climatici, lo rende un ideale laboratorio naturale per gli studiosi.

A seguire, lungo il tragitto ci sono state altre due tappe in Valle d’Aosta: quella del ghiacciaio della Capra e quella del ghiacciaio della Valnontey nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. In questo luogo è stato inaugurato il “Sentiero del Giardino dei Ghiacciai” grazie al supporto di FRoSTA. Si tratta di un giardino speciale con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sulla crisi climatica e sul ritiro dei ghiacciai.                                               

Gli effetti del riscaldamento globale 

Tra il 1850 e il 1975 i ghiacciai delle Alpi hanno perso circa metà del loro volume; il 25% tra il 1975 e il 2000; e il 10-15% dal 2000 al 2005. Questi dati mostrano le diverse dimensioni della riduzione dei ghiacciai nel tempo.

Ma da cosa è provocato questo fenomeno? 

La risposta è il riscaldamento globale.

L’aumento costante della temperatura del globo e il susseguirsi di estati sempre più lunghe e calde sono i fattori che contribuiscono maggiormente alla fusione glaciale.

È risaputo che il calore scioglie il ghiaccio. Applicando questo semplice e basilare concetto a livelli planetari, esso assume preoccupanti dimensioni che portano alla manifestazione concreta di ulteriori sviluppi negativi.

La riduzione delle masse glaciali, la degradazione del permafrost e l’aumento dei processi di colate detritiche, cioè frane e valanghe, sono solo alcuni esempi dell’enorme portata di questi cambiamenti climatici che sono tutt’ora in atto. 

Il riscaldamento globale può inoltre provocare cambiamenti nella fisionomia e nell’altitudine delle montagne. È come un agente discreto che si muove lentamente, ma i cui risultati non tardano mai ad arrivare.

Occorre quindi studiare e comprendere questi eventi per definire i pericoli che possono scatenare e come porvi rimedio.

Tutti questi sforzi hanno l’obiettivo di determinare possibili scenari e comportamenti futuri. In modo tale da poter organizzare, con un certo anticipo, un’adeguata strategia di adattamento alle variazioni del clima e correggere gli atteggiamenti dannosi.

Ghiacciai a rischio, i dati della Carovana dei ghiacciai 2021 ultima modifica: 2021-12-15T14:05:46+01:00 da Beatrice Spagnolo

Beatrice Spagnolo, studentessa presso il dipartimento di Scienze della comunicazione. Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino. Curiosa e puntuale. Appassionata di storie e racconti. Ama il cinema e la musica. Viaggiare è la sua passione.

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