Carovana dei ghiacciai, Legambiente, in occasione della seconda edizione della campagna, ha presentato dati allarmanti sullo stato di salute di tredici ghiacciai alpini.
Legambiente ha presentato dati preoccupanti sullo stato di salute dei ghiacciai alpini. Tra agosto e settembre, la Carovana dei ghiacciai ha monitorato lo stato di salute di tredici ghiacciai alpini e il Glacionevato del Calderone, in Abruzzo. I risultati sono allarmanti.
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Legambiente evidenzia che su tutto l’arco alpino è in atto una pesante tendenza di riduzione delle masse glaciali.
Questo fenomeno ha visto una progressiva accelerazione negli ultimi 30 anni.
A causa del riscaldamento climatico, infatti, i ghiacciai perdono superficie e spessore, frammentandosi in corpi glaciali più piccoli che si sciolgono più velocemente.
Da metà Ottocento a oggi, i ghiacciai presenti sul Massiccio dell’Adamello (al confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige) hanno perso oltre il 50% della superficie.
Inoltre, dal 2016 a oggi hanno avuto una riduzione di circa 10-12 metri, ossia due metri all’anno.
In Friuli-Venezia Giulia il ghiacciaio del Canin ha uno spessore medio di 11,7 metri: circa 150 anni fa superava i 90 metri.
Quelli del Gran Paradiso, invece, in meno di due secoli hanno perso circa il 65% della loro superficie, passando da 88 chilometri quadrati a circa 30. I ghiacciai dell’Alto Adige erano frammentati in 330 unità nel 2005, oggi sono 540.
La crisi climatica, dunque, sta avendo drammatici effetti sullo scioglimento, la disgregazione e la frammentazione dei ghiacciai.
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Vanda Bonardo, responsabile nazionale Legambiente Alpi e coordinatrice della campagna ha spiegato: “I dati che abbiamo raccolto nel corso di questa seconda edizione di Carovana dei Ghiacciai sono un’ulteriore conferma del quadro d’allarme lanciato dall’Ipcc che ci ricorda come ormai il Pianeta sia in codice rosso. Secondo l’Ipccm, se riusciremo a limitare il riscaldamento globale sotto la soglia dei 1,5 gradi come nell’obiettivo degli accordi di Parigi, a fine secolo sopravviverà un terzo dei ghiacciai, in caso contrario i ghiacciai alpini scompariranno del tutto”.
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