Vanessa Kirby è stata una delle voci del Women’s Pavillon all’Expo 2020 di Dubai, un luogo che celebra il contributo delle donne nella società e il loro impegno nel contrastare l’emergenza climatica.
Vanessa Kirby è un’attrice molto conosciuta che sul piccolo schermo ha vestito i panni della principessa Margaret nella serie tv The Crown, mentre al cinema si è fatta notare per la sua interpretazione mozzafiato nel film Pieces Of A Woman, che le è valsa una candidatura all’Oscar come miglior protagonista e la vittoria della Coppa Volpi al Festival di Venezia.
Oltre ad essere una straordinaria attrice, Vanessa Kirby è anche una delle personalità più attiva fuori dal set per ciò che concerne le cause sociali, con un occhio di riguardo all’ambiente.
Proprio negli scorsi giorni, in concomitanza con la COP26, Vanessa Kirby è intervenuta all’Expo 2020 di Dubai, posticipato dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 a causa della pandemia. L’attrice ha moderato un dibattito sul contributo delle donne nella società e sulla sinergia tra artisti e attivisti nel campo della sostenibilità. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Cartier dal Women’s Pavillon, un padiglione speciale che celebra la femminilità e il potere delle donne di incidere nella società di oggi.
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“Questo è il primo Expo in 50 anni ad avere un Padiglione dedicato alle donne”, ha raccontato Vanessa Kirby in un’intervista alla rivista Harper’s Bazaar. “Se ci pensi, è folle. Il tema del padiglione è ‘Quando le donne progrediscono, l’umanità progredisce’. Se un uomo entra lì e cambia la sua mentalità è fantastico. Non credo, però, che si tratti di abbattere gli uomini, si tratta piuttosto di donne che realizzano di essere più potenti di quanto sia mai stato loro insegnato. Soprattutto perché nel mondo c’è così tanto da fare”.
Una delle sfide del mondo in cui le donne hanno già dimostrato di poter fare la differenza è certamente la lotta alla crisi climatica, un tema caldo al centro del dibattito moderato dall’attrice ad Expo 2020, dedicato alla collaborazione dinamica tra artisti e attivisti nel proteggere il nostro Pianeta.
Vanessa Kirby ha ricordato il linguaggio toccante del padiglione e il modo in cui ogni ospite del panel abbia trovato il proprio modo per fare la differenza. Tra di essi Salma Abdulai, studiosa e promotrice della coltivazione del fonio, un antico cereale fortemente resistente ai cambiamenti climatici, ma non più utilizzato, e Nemonte Nenquimo, fondatrice di Amazon Frontilines a difesa dei diritti delle comunità indigene legati alle terre, di cui l’attrice è personalmente ambasciatrice.
Nell’arco della medesima intervista, Vanessa Kirby ha parlato anche del suo personale apporto alla difesa dell’ambiente, di come ha cominciato a cambiare il suo stile di vita e di come ognuno di noi può trovare il proprio modo per unirsi alla battaglia.
“Come molte persone, ho un’esistenziale e crescente paura riguardo alla nostra discordanza con la natura”, ha dichiarato l’attrice. “Non mi piace sentirmi come se fossimo senza speranza e come se stessimo correndo verso qualcosa di brutto. Sono disposta ad essere aperta al cambiamento e a vivere la mia vita di conseguenza, preservando le parti migliori del nostro mondo e senza nuocere ad esso. Sono vegana da dodici anni, da quando ho letto il libro ‘Eating Animals’. […] Non ne parlo spesso perché ci sono così tante contraddizioni nel modo in cui viviamo e in un modo o nell’altro siamo tutti complici. Ognuno di noi deve trovare la propria strada, che si tratti di mangiare meno carne, di donare ad un ente di beneficenza ambientale o qualsiasi altra cosa decidiamo di fare”.
Se Vanessa Kirby ha dimostrato in poco tempo di essere destinata a scrivere pagine importanti del cinema e della televisione, la giovane attrice ha certamente le idee altrettanto chiare su ciò che significa impegnarsi e combattere per un mondo e un futuro migliore. Un atteggiamento encomiabile e di grande esempio, basato sulla consapevolezza delle propria opportunità e sulla sinergia delle forze.
