Oggi 11 dicembre è la Giornata Internazionale della Montagna e quest’anno il tema è il turismo sostenibile
Coprono circa il 27% della superficie terrestre e forniscono a miliardi di persone acqua dolce, energia e cibo, risorse che saranno sempre più scarse nei prossimi decenni. Oggi 11 dicembre è la Giornata Internazionale della Montagna, la ricorrenza dedicata ai giganti della natura che svolgono un ruolo fondamentale nel portare il mondo verso una crescita economica sostenibile.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì la Giornata nel 2003 al fine di creare consapevolezza sull’importanza della montagna per la società, così come per evidenziarne le opportunità e i limiti nello sviluppo che portano un cambiamento positivo alle popolazioni e all’ambiente.
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è il turismo montano sostenibile, una scelta che può contribuire a creare opzioni di sostentamento aggiuntive e alternative per la promozione della riduzione della povertà, l’inclusione sociale, nonché la conservazione del paesaggio e della biodiversità.
Promuovere un turismo sostenibile è un modo per preservare il patrimonio naturale, culturale e spirituale, incentivare l’artigianato locale e celebrare molte tradizioni montane, come le feste locali.
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Il turismo di montagna attrae tra il 15% e il 20% del turismo globale. Tuttavia, come è saputo, questo settore è stato uno dei più colpiti dalla pandemia di COVID-19, lasciando strascichi molto gravi per economie, mezzi di sussistenza, servizi pubblici e opportunità. Così è stato nei territori montani, dove le restrizioni della crisi sanitaria hanno ulteriormente aggravato la vulnerabilità delle comunità montane.
Nonostante tutto ciò, secondo le Nazioni Unite, questa crisi può essere vista come un’opportunità per ripensare il turismo di montagna e il suo impatto sulle risorse naturali e sui mezzi di sussistenza, con lo scopo di gestirlo meglio e imbrigliarlo verso un futuro più resiliente, verde e inclusivo.
Le montagne nascondono alcuni dei paesaggi più spettacolari del mondo: la loro unica topografia, le zone climatiche e l’isolamento hanno contribuito alla creazione delle condizioni necessarie per un ampio spettro di forme di vita. Le zone montane ospitano circa la metà degli hotspot di biodiversità del mondo e molte specie in via di estinzione. Un turismo a basso impatto può aiutare a limitare tutte le minacce agli ecosistemi montani, che non sono poche.
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Il patrimonio montano in Italia
In Italia si trovano alcune delle vette più alte d’Europa, soprattutto nelle due catene principali del Paese: le Alpi nel nord e gli Appennini nel centro-sud. I quattro gruppi montuosi più alti, che superano i 4.000 m, sono nella regione italiana più piccola, la Valle d’Aosta. Lì si trovano il Monte Bianco (4.809 m), il Monte Rosa (4.609 m), il Cervino (4.478 m) e il Gran Paradiso (4.061 m).
Il patrimonio montano è essenziale per l’Italia e le zone “vuote” devono essere “riempite”. Così l’ha sostenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa settimana al Palazzo del Quirinale nella cerimonia in occasione della Giornata Internazionale della Montagna. “In un’epoca in cui assistiamo alla ritirata della presenza umana da quelle che sono le aree verdi per eccellenza del pianeta […], occorre porsi il problema di una ambiziosa riprogettazione che, accanto alle spinte alla rigenerazione urbana nelle grandi città, assuma la questione del riabitare alcune zone d’Italia”, ha affermato secondo Ansa.
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