Oggi 25 settembre si celebra la Giornata Mondiale dei Sogni, l’unica ricorrenza volta esclusivamente a incoraggiare individui e comunità a trasformare i sogni in realtà
Cosa ci rende umani? Cosa ci rende uguali? Il fatto che tutti abbiamo sogni, obiettivi e aspirazioni per un domani migliore. Il problema? Molte barriere ostacolano la realizzazione di questi sogni. Con lo scopo di rompere tutti gli impedimenti possibili nasce la Giornata Mondiale dei Sogni, che si celebra ogni 25 settembre.
Il World Dream Day rappresenta un giorno di osservazione in cui si onora il ruolo che svolgono i sogni -a volte sottovalutati- nella nostra vita. Ma soprattutto è una giornata che vuole trasmettere speranza a tutte le persone del mondo e motivazione per continuare a credere nei sogni.
Lanciata nel 2012 dall’americana Ozioma Egwuonwu, la ricorrenza cerca di ispirare chiunque a concretizzare le proprie aspirazioni e a non rinunciare ai propri obiettivi soltanto perché sembrano impossibili.
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Il tema di quest’anno è Dream Forward, ovvero “sogna avanti”. In altre parole, è un invito rivolto a tutti i cittadini a sollevarsi e a prendere posizione per ciò che desiderano e meritano, non solo a titolo individuale ma anche per le loro famiglie, le comunità, le imprese e il mondo.
Infatti, sognare non è una cosa da bambini e ne abbiamo bisogno per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. I tre pilastri del World Dream Day sono la creatività, la collaborazione e la cooperazione. Elementi fondamentali anche per uscire dalle situazioni di crisi, come stiamo sperimentando in pandemia.
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Quasi un decennio dopo dalla sua creazione, la ricorrenza è diventata un vero movimento con la creazione di eventi tematici, iniziative e seminari volti a fornire gli strumenti per essere sempre più vicini alla realizzazione dei nostri sogni.
Si dice che sognare sia la base per il futuro e che soltanto così si può andare avanti. Infatti, per usare le parole di Eleanor Roosevelt, “il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”.