Ella Adoo-Kissi-Debrah è la prima vittima di inquinamento atmosferico. Nel Regno Unito per la prima volta lo smog viene riconosciuto come causa del decesso di una persona
Ella Kissi-Debrah, una bambina di soli 9 anni, morì nel febbraio 2013 dopo essere stata ricoverata in ospedale 27 volte in 3 anni.
Morì a causa di una grave forma di asma.
La perizia del primo coroner, che parlava di morte naturale, non aveva convinto la madre della bimba, Rosamund Kissi-Debrah. La donna ha, quindi, lottato per ottenere il parere di un secondo medico legale.
Gli sforzi sono stati ripagati perché Philip Barlow, vice coroner per il London Borough of Southwark ha dichiarato che la madre “non ha ricevuto informazioni sui rischi per la salute dell’inquinamento atmosferico e sul suo potenziale di aggravare l’asma, Se le fossero state date queste informazioni avrebbe preso provvedimenti che avrebbero potuto impedire la morte di Ella“.
Barlow ha affermato che la morte di Ella Kissi-Debrah, è stata causata da insufficienza respiratoria acuta, asma grave e esposizione all’inquinamento atmosferico.
La bambina è stata esposta a inquinamento di biossido di azoto e particolato in eccesso rispetto alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), la cui fonte principale sono le emissioni del traffico.
La bimba, infatti, viveva nei pressi della South Circular Road, una arteria principale a sud di Londra, molto trafficata.
Mai, prima d’ora, nel Regno Unito l’inquinamento era stato giuridicamente riconosciuto come uno dei fattori chiave di un decesso. Si tratta di una vera e propria sentenza storica.
Gli avvocati di Kissi-Debrah hanno dichiarato che l’inquinamento atmosferico è un’emergenza sanitaria pubblica e che è urgentemente necessario registrarlo come causa di morte per garantire che i programmi di salute pubblica per contrastare l’aria tossica siano prioritari.
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Forse questa tragedia servirà a sensibilizzare maggiormente le persone sui rischi concreti dell’inquinamento dell’aria e a fare in modo che le amministrazioni pubbliche pongano un immediato rimedio a questa situazione insostenibile sia per il pianeta che per i i cittadini.
[Foto di copertina @Ralph Spegel]
