Turismo e benessere nel segno del miele e delle api: questo è l’ apiturismo, nuova tendenza di viaggio che sempre più sta prendendo piede in tutto il mondo, ma le cui origini sono radicate nel “cuore verde” dell’Europa, la Slovenia.
Nel piccolo Stato ex jugoslavo, infatti, ci sono oggi circa 10 mila apicoltori, uno ogni duecento abitanti, la media più alta in tutto il continente. Accudiscono circa 200 mila colonie di alveari e producono oltre 2.500 tonnellate di miele ogni anno, di altissima qualità.
Le api hanno avuto, fin dall’Alto Medioevo, un ruolo chiave nell’agricoltura e nella cultura slovena, ma la svolta legata all’ apiturismo è arrivata negli ultimi anni, con un fiorire di attività basate sul mondo degli alveari: dal rilassante massaggio al miele all’inalazione dell’aria di alveare fino al pernottamento nel proprio favo privato, oltre a diverse esperienze legate all’apicoltura e ai prodotti dell’attività delle api.
Slovenia, terra di api e di mieli
La Slovenia è la patria dell’ape carnica (Apis mellifera carnica) o Kranjska sivka, una varietà autoctona allevata in queste terre da prima dell’anno Mille e molto apprezzata in tutto il mondo per la sua docilità, il suo eccellente senso dell’orientamento, la resistenza al freddo e alle malattie e la grande produttività.
Non a caso, infatti, c’è un proverbio sloveno che dice “lavorare sodo come un’ape” (“priden kot čebela“).
Fin dall’antichità, gli apicoltori dell’attuale Slovenia hanno fornito miele in ogni angolo d’Europa. Nel XVIII secolo, l’imperatrice asburgica Maria Teresa ha dato vita alla prima scuola di apicoltura al mondo, mettendone alla guida lo sloveno Anton Janša. I suoi insegnamenti, raccolti in due libri, hanno favorito lo sviluppo del moderno modo di fare apicoltura.
Oggi il miele della Slovenia è tutelato dalla certificazione di Indicazione Geografica, nelle varietà acacia, millefiori, tiglio, castagno, abete rosso, abete bianco, grano saraceno e melata di bosco, tutte tipiche del Paese.
Il miele della foresta vergine di Kočevje e il miele del Carso, prodotto in un’area ricca di erbe medicinali, sono protetti anche a livello europeo.
Gli sloveni vantano inoltre anche altri prodotti apicoli di alta qualità: dal polline alla pappa reale, fino alla propoli, antibiotico naturale che le api preparano raccogliendo sostanze resinose dalle piante.
Senza dimenticare la cera, utilizzata tanto in cucina quanto nella fabbricazione di candele.
Dalla Giornata mondiale delle api all’ apiturismo
Sono stati gli apicoltori della Slovenia a proporre alle Nazioni Unite di dichiarare il 20 maggio come Giornata mondiale delle api. Si tratta, infatti, della data di nascita di Anton Janša, ma corrisponde anche al più grande accumulo primaverile di colonie di api, al più grande bisogno di l’impollinazione nell’emisfero nord e al momento della raccolta dei prodotti dell’alveare nell’emisfero sud.
Non poteva quindi che nascere qui anche l’ apiturismo, insieme di attività legate al viaggio, allo svago e al relax unite da un comun denominatore: le api.
Oggi questa forma di turismo svolge un ruolo importante nell’offerta che la Slovenia fa ai suoi visitatori.
Oltre a percorsi per escursioni in bici e trekking a tema, vengono offerte esperienze uniche, come incontrare un apicoltore locale, conoscere da vicino il mondo delle api, degustare i prodotti a base di miele (molto usato nella cucina locale) o andare alla scoperta degli alveari dipinti, vera e propria galleria d’arte popolare all’aperto, con immagini affascinanti che sono entrate a far parte del patrimonio culturale intangibile sloveno.
I prodotti delle api sono quindi considerati un toccasana per il corpo e la mente. Diversi metodi di apiterapia vengono proposti ai turisti per rilassarsi e migliorare la propria salute: dall’inalazione degli aromi a massaggi e impacchi di miele, fino ai bagni nel miele e al riposo “coccolati” dal ronzio delle api.
La Slovenia è il primo Paese ad aver deciso di controllare sistematicamente l’organizzazione turistica collegata all’apicoltura. I fornitori di servizi di apiturismo vengono infatti oggi classificati secondo criteri rigorosi e sono identificati da un marchio, contenente una, due o tre api, a seconda del livello qualitativo offerto.
Le azioni a tutela delle api in Slovenia
Oltre ad aver sviluppato il settore dell’ apiturismo, la Slovenia è anche all’avanguardia nella tutela delle api, uno degli insetti più importanti per la sopravvivenza degli ecosistemi e della vita sulla Terra, contribuendo tramite l’impollinazione alla produzione di tre quarti del cibo mondiale.
Fin dal 2002, infatti, il Governo sloveno ha dichiarato protetta la specie autoctona, l’ape carnica, vietando l’introduzione di altre specie provenienti dall’estero e istituendo un team di ispettori specializzati.
In parallelo, da allora, è stata incoraggiata la diffusione in tutto il Paese di alveari sui tetti e nei giardini, con corsi gratuiti per la popolazione e in circa 200 scuole, oltre a prevedere la distribuzione gratuita di farmaci per combattere eventuali malattie delle api.
Per favorire l’apicoltura nelle città, a partire dalla capitale Lubiana, i residenti sono inoltre invitati a coltivare solo piante quali castagni, girasoli o altre erbe e fiori utilizzati per produrre nettare.
Quindi, al fine di evitare le stragi di insetti dovute all’uso di pesticidi e i fitofarmaci in agricoltura, dal 2011 sono stati dichiarati fuorilegge diversi prodotti ritenuti nocivi per le api, a partire dai neonicotinoidi.
Le erbe infestanti, nelle città, sono estirpate meccanicamente, senza ricorrere a prodotti chimici.
Dal 2007, ogni terzo venerdì di novembre, viene anche organizzata una campagna denominata “Colazione tradizionale slovena” nelle scuole materne ed elementari di tutto il Paese, servendo miele locale, pane nero, burro fatto in casa e mele per la prima colazione dei bambini.
Infine, le api saranno in prima linea anche nel padiglione sloveno all’Expo di Dubai 2020, con il tema dell’alveare che ne caratterizzerà in parte il design, insieme ad altri elementi naturali tipici del Paese.
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Ricordiamo che per viaggiare sulle autostrade slovene è necessario essere in possesso dell’apposita vignetta.
Questo articolo contribuisce al progetto “Movies Save the Planet – Voices from the East” di CinemAmbiente – Bando europeo #FrameVoiceReport!
[Immagini fornite da Slovenia.info, sito ufficiale dell’Ente turistico sloveno – Foto di Jošt Gantar]