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    Il porto di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
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    Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
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    Veduta del centro di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
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    Canale a Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
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    Il teatro di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
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    Tramonto su Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
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    Il porto di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
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    Passeggiata a Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
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    Decorazioni di Carnevale a Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
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    Il mercato del pesce di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
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    Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Ivo Biocina - Croazia.hr)
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    Edificio storico di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
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    Panorama di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)

Il futuro green di Fiume, Capitale europea della Cultura 2020

in Cultura|Frame, Voice, Report!|Viaggi
Il futuro green di Fiume, Capitale europea della Cultura 2020 ultima modifica: 2020-01-03T08:00:43+01:00 da Redazione eHabitat.it
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La città costiera istriana di Fiume (Rijeka), in Croazia, si appresta a diventare la Capitale europea della Cultura 2020, insieme all’irlandese Galway.

Grazie a svariate iniziative di carattere ambientale, legate soprattutto ai temi dell’acqua e del verde urbano, avrà anche un’anima fortemente green.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
Il teatro di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020

Incastonata tra le influenze del Mediterraneo, dell’Europa centrale e dell’Europa orientale, nella sua storia Fiume ha fatto parte di ben sette Paesi diversi.
Sorta di piccola Europa affacciata sul Mare Adriatico, grazie a questo speciale mix di culture è oggi un luogo vivo e dinamico, simbolo dello spirito libertario e delle idee progressiste, e una città in cui tutti sono sempre i benvenuti.

Il logo "Port of Diversity" per Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020
Il logo “Port of Diversity” per Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020

Il titolo di ‘Capitale europea della cultura’ dal 1985 viene assegnato dalla Commissione Europea a città che dimostrino di considerare la cultura un aspetto importante del loro sviluppo e della loro trasformazione. L’iniziativa fornisce finanziamenti pubblici europei, nazionali, regionali e locali, oltre a contributi di sponsor.

Diventando la Capitale Europea della Cultura, Fiume è stata iscritta nella lista delle circa 60 città europee che finora hanno detenuto il titolo, come Marsiglia, Linz, Essen, Graz, Dublino, Liverpool, Atene, Rotterdam, Genova e, lo scorso anno, Matera. È inoltre la prima città croata a fregiarsi di questo titolo.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
Canale a Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)

Nell’ambito del progetto ‘Capitale europea della Cultura 2020’, Fiume ha costruito e recuperato edifici e strutture culturali, per offrire nel corso dell’anno oltre 600 eventi culturali, artistici e di altro genere, che coinvolgono più di 250 istituzioni e organizzazioni culturali della Croazia e di altri 40 Paesi europei e del mondo.

Il più grande porto della Croazia diventerà così per 12 mesi centro di un importante e vasto programma culturale e artistico, ospitando i migliori e più interessanti artisti della scena mondiale, europea e locale.

Acqua, migrazioni e lavoro i tre temi principali di Fiume 2020

Acqua, lavoro e migrazioni: questi tre temi, tutti intrinsecamente legati all’identità di Fiume ma anche attuali nel più ampio contesto europeo, rappresentano l’asse portante delle iniziative in programma nel corso del 2020, raccolte sotto lo slogan “Un porto di diversità”.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
Il porto di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)

Fiume -come dice già il nome stesso (la cui traduzione in croato, Rijeka, è identica all’italiano)- è infatti una città caratterizzata dall’acqua. In particolare, nel programma di Capitale europea della Cultura 2020, l’acqua è legata alla diversità biologica e a questioni ecologiche più ampie: come si vive sull’acqua e sul mare?

Cosa dobbiamo cambiare per preservare questo ambiente naturale? Quali sono le nuove economie che si sviluppano nel mare e intorno ad esso? Cosa significa oggi turismo sostenibile?

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
Passeggiata a Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)

Il tema delle migrazioni è affrontato sia nel contesto storico che in quello attuale, con riferimenti ai grandi spostamenti di popolazioni ma anche alla mobilità in generale, al nomadismo, allo scambio e alla collaborazione globale.

Fiume, con il suo porto, è città di migrazioni. Una città di arrivi e partenze. Una città di culture intrecciate, ma anche città della tolleranza. Come si relaziona, la città ma anche l’Europa tutta, ai nuovi fenomeni migratori globali? E quanto saprà arricchirsi dallo scambio di diversità?

Il lavoro, visto come diritto umano fondamentale, viene infine anch’esso messo in relazione alla nuova economia globale, ma il programma culturale di Fiume 2020 andrà ad affrontare anche focus specifici, quali il lavoro immateriale, a partire dalla stessa industria culturale, o i confini tra il lavoro umano e quello svolto da intelligenze artificiali.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
Tramonto su Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)

La Green Wave urbana di Fiume-Rijeka 2020

A fianco delle iniziative strettamente di carattere culturale, Fiume ha anche lanciato il progetto ‘Green Wave’, il cui primo obiettivo è quello di riempire le aree, le piazze, le strade, le finestre e i balconi della città con erbe autoctone, curative, profumate e anche commestibili.

In questo modo, la Capitale europea della Cultura 2020 vuole contribuire all’evoluzione positiva del proprio paesaggio urbano, migliorando il microclima delle strade cittadine e sensibilizzando l’opinione pubblica sui temi dell’ecologia.

I progetti già approvati, oltre al rinverdimento del centro città, prevedono quindi iniziative per la riqualificazione degli orti urbani, la realizzazione di un giardino sensoriale e l’inaugurazione di un impianto di compostaggio.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Ivo Biocina - Croazia.hr)
Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Ivo Biocina – Croazia.hr)

Alla Green Wave di Fiume 2020 può infatti partecipare qualsiasi progetto ecologico che non richieda una licenza di costruzione e che possa essere realizzato in uno spazio pubblico comunale, inclusa la realizzazione di campagne ambientali ed educative per richiamare l’attenzione sull’importanza di preservare l’ambiente in cui si vive.

Nuove aree verdi per la Capitale europea della Cultura 2020

In occasione della nomina di Fiume quale Capitale europea della Cultura 2020, sono stati presentati diversi progetti per favorire la nascita di nuovi spazi verdi cittadini.

Il primo interesserà il popoloso borgo di Sušak, dove verrà riportato agli antichi splendori un vivaio dedicato a Josip Kulfanek, esperto di orticultura che nel 1926 proprio a Fiume diede vita al parco di Tersatto, su progetto dell’architetto Zlatko Prikril.
Kulfanek era famoso per il suo utilizzo di piante autoctone e il rispetto del paesaggio roccioso naturale: all’interno del suo parco sono infatti presenti, in maniera estremamente armonica, pini, cipressi e arbusti sempreverdi, circondati da un bosco di conifere.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
Panorama dal castello di Trsat a Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)

Un altro progetto riguarda invece il parco di Primorje, nel cuore della città: qui l’obiettivo è reimpiantare, ripristinare e aprire al pubblico una delle poche aree verdi presenti nella Città Vecchia, dietro il centro commerciale Korzo e vicino a Primorska Konoba.

Sempre nel centro storico, prenderà vita il ‘Parco tascabile delle nocciole’, in un’area verde trascurata per anni. Tale spazio è attualmente adibito a deposito temporaneo di una porzione delle mura medievali della città, ma è diventato negli anni anche luogo di discarica selvaggia per rifiuti ingombranti, risultando completamente inaccessibile. I residenti del quartiere si sono proposti di trasformare l’area in un piccolo parco urbano, mettendosi a disposizione per riordinare, ripiantare, conservare e utilizzare l’area.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
Veduta del centro di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)

C’è quindi il progetto Ginko, che prevede di collocare panchine e casette per uccelli sugli alberi nell’area adiacente alla via Žrtava Fašizma, per creare un mini-parco a tema. Sono infatti previsti anche laboratori per bambini, cui far dipingere le casette per gli uccelli. I residenti del quartiere si sono offerti volontari per la pulizia delle aree verdi. Il parco prende il nome da un rigoglioso albero protetto che vi cresce.

Grazie alla Green Wave, tornerà a nuova vita anche un’area verde a Kozala, nei pressi di alcuni giochi per bambini e un tavolo da ping pong. In quest’area erano stati un tempo piantati dei ciliegi, ma dopo il loro deterioramento e abbattimento, non vi è stato alcuni reimpianto. L’obiettivo dell’iniziativa è quindi di riqualificare uno spazio pubblico oggi fatiscente e creare un luogo all’aperto, accogliente per persone di tutte le età, con panchine all’ombra dei ciliegi quale luogo di incontro per i vicini.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
Edificio storico di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)

È quindi da segnalare l’iniziativa promossa da alcuni genitori del quartiere di Drenova, una delle zone urbane in maggior crescita ma anche tra le più povere di verde di tutta la città. Qui, in una grande rotonda di oltre 20 metri di diametro, posta di fronte a una scuola elementare, sono state impiantate magnolie e piante di rosa canina.

La ‘Green Wave’ include infine un progetto di micro-costruzione sensoriale, a cura degli abitanti di Škurinje. Qui sarà allestito un giardino sperimentale, con sentiero sensoriale per bambini, unendo i concetti di compostaggio, giardinaggio urbano e terapia sensoriale in un unico spazio, che diventa un luogo di educazione e sensibilizzazione ai temi dello sviluppo sostenibile e zona di socializzazione.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
Il mercato del pesce di Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)

Fiume-Rijeka, una ‘città commestibile’

Tante iniziative si ispirano poi al movimento delle cosiddette ‘città commestibili’, che incoraggia i cittadini di ogni parte del mondo a utilizzare gli spazi pubblici per la coltivazione di piante commestibili a disposizione di tutti.

Un appezzamento non coltivato in via Giuseppe Duello sarà così arricchito con alberi da frutto di varietà antiche e piantine commestibili. La frutta potrà essere consumata anche dai bambini del vicino asilo nido.
Verrà anche costruito uno spazio coperto, con tavoli e panchine, affinché i residenti della strada possano riunirsi e socializzare in un contesto green.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)
Fiume-Rijeka Port of Diversity, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Francesco Rasero)

Un progetto simile riguarda la sistemazione paesaggistica dell’altopiano di Gornja Vežica, anche qui con l’obiettivo di creare sia un luogo di incontro per la comunità locale sia uno spazio per la coltivazione di ortaggi e alberi da frutta, oltre ad aiuole e piante decorative. Le attività saranno condotte in collaborazione con la scuola elementare di Gornja Vežica, che ha nel suo cortile un giardino scolastico di permacultura. Da un paio d’anni l’altopiano è inoltre già sede del mercato mensile Eco-Farmer’s Market, dove si possono acquistare prodotti agricoli di alta qualità fatti in casa e con certificazione ambientale.

Il progetto Green City Islands, invece, mira a creare isole verdi su balconi e cortili in cemento di tutta la città, sempre per la coltivazione di ortaggi ed erbe aromatiche. Le attività del progetto includono l’educazione degli alunni, dei genitori e del pubblico interessato al giardinaggio urbano, per spiegare come gestire i mini-orti, creare aiuole autoabbeveranti o giardini verticali. Verranno anche fornite nozioni su come praticare il compostaggio sul balcone o in un piccolo giardino, sull’utilizzo di semi di vecchie varietà vegetali e sul giardinaggio biologico-dinamico. Al progetto collaborano due scuole elementari di Fiume, i consigli di quartiere di Sveti Nikola e Turnić e il Gruppo di scambio solidale Pod Učkun – West.

Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)
Canale a Fiume-Rijeka, Capitale europea della Cultura 2020 (foto di Borko Vukosav)

Questo articolo contribuisce al progetto “Movies Save the Planet – Voices from the East” di CinemAmbiente – Bando europeo #FrameVoiceReport!

Il futuro green di Fiume, Capitale europea della Cultura 2020 ultima modifica: 2020-01-03T08:00:43+01:00 da Redazione eHabitat.it

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