Cambiamenti climatici: la famiglia Elter fa causa e chiede i danni alla Corte di Giustizia europea

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Cambiamenti climatici: la famiglia Elter fa causa e chiede i danni alla Corte di Giustizia europea ultima modifica: 2018-06-19T08:00:55+02:00 da Barbara Pignataro
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Target Ue di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030 inadeguato alla tutela dei cittadini. Legambiente sostiene l’azione legale delle famiglie colpite contro Parlamento e Consiglio Europei.

cambiamenti climatici: causa della famiglia Elter

«Non siamo stati capaci di dare il patrimonio naturale  così come lo abbiamo ricevuto, ai nostri figli. Una colpa collettiva di una società che non è stata in grado di vivere in maniera compatibile con la Madre Terra». Questa è la riflessione  dell’agricoltore valdostano  Giorgio Elter. Con la sua famiglia vive a Cogne, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, nelle Alpi italiane.

La famiglia Elter e altre 10 in Europa si sono rivolte alla Corte di Giustizia europea contro Parlamento e Consiglio europei  ritenendo non adeguata la riduzione del 40% delle emissioni dei gas serra entro il 2030, a tutelare l’ambiente, le loro famiglie, il lavoro e le loro proprietà.

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta sostiene pienamente la battaglia di queste famiglie e affinché vengano tutelati i diritti fondamentali dei cittadini. Per questo è stata lanciata una petizione che si può firmare a questo link.

«L’Italia sta facendo troppo poco e troppo lentamente, per ridurre le sue emissioni di CO2, come dimostrano i dati, che riportano addirittura un aumento nel settore energetico» dichiarano il vicepresidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini e Fabio Dovana, presidente Legambiente di Piemonte e Valle d’Aosta.

Cambiamenti climatici. Chi sono e cosa chiedono  i protagonisti della denuncia

La famiglia Elter produce alimenti biologici locali, vive di turismo attraverso la gestione di un bed & breakfast a Cogne e per loro l’opportunità regionale dell’arrampicata sul ghiaccio è una grande risorsa economica.

Negli anni i cambiamenti climatici per questa famiglia sono stati tangibili, non rappresentano un astratto argomento di conversazione  ma un lento mutare delle loro attività lavorative quotidiane che cambiano insieme al clima.

  • Non ci sono più lamponi da raccogliere. La precoce maturazione della pianta con l’aumento delle temperature a febbraio e il successivo gelo in aprile, uccide la produzione. Una perdita compresa tra il 20 e il 30%.
  • Lo scioglimento dei ghiacciai riduce la richiesta turistica di ospitalità legata alle attività ludiche e sportive della zona.
  • Le piante spontanee, come l’artemisia umbelliformis, patrimonio culturale italiano scompaiono e con loro i prodotti enogastronomici che Giorgio Elter produce, un  vanto per la regione Valle d’Aosta.

Esempi concreti di come i cambiamenti climatici registrati negli ultimi anni sono un pericolo per la vita dei cittadini da non sottovalutare e dimostrano l’urgenza di interventi  mirati a fermare il surriscaldamento del Pianeta.

L’obiettivo di riduzione dei gas serra entro il 2030 è ritenuto troppo basso e inadeguato rispetto al rischio climatico e non garante della salute e del lavoro di tante famiglie che vivono da generazioni a contatto con la natura e da essa traggono benefici e sostentamento.

Valli di Cogne

Le famiglie coinvolte con l’Italia nell’azione legale nei confronti del Parlamento e del Consiglio europei provengono dalla Germania, dalla Francia, dal Portogallo, dalla Romania e dalla Svezia e sono supportate da numerose ONG, da avvocati e da scienziati che credono fortemente che l’Ue possa e debba fare di più per tutelare i diritti dei cittadini.

Le attività lavorative legate all’agricoltura, al turismo e alla pastorizia in tutta Europa sono in pericolo. Le cause: ondate di calore e siccità, innalzamento del livello del mare, assenza di neve e ghiaccio e desertificazione.

L’ONG tedesca Protect the Planet sta finanziando tutti i costi legali al fine di evitare ostacoli alla causa delle famiglie, con lei in supporto all’iniziativa  tante altre organizzazioni europee convinte dell’importanza di rivendicare il diritto al futuro.

Responsabile di tutti questi fenomeni è stato il comportamento sconsiderato dell’uomo nei confronti dell’ambiente e poco rispettoso della natura. Oggi un intervento di recupero è doveroso e le istituzioni preposte sono chiamate in causa.

In Europa esiste la Corte di Giustizia Europea a cui è giusto rivolgersi per problematiche importanti come il cambiamento climatico. Un cambiamento di vita, di cultura e tradizione che la famiglia Elter vuole fortemente contrastare.

Cambiamenti climatici: la famiglia Elter fa causa e chiede i danni alla Corte di Giustizia europea ultima modifica: 2018-06-19T08:00:55+02:00 da Barbara Pignataro
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Romana, ama il mare e per questo vive a Ladispoli. Alla ricerca del benessere attraverso il cibo e la natura. Vegetariana. Giornalista pubblicista e speaker radiofonica per passione. Come può partecipa alla presentazione di libri e racconta la sua esperienza di viaggio con l'autore. Esperta di web marketing ed eventi. Ama condividere le scoperte quotidiane, dall'alternativa naturale per il mal di denti alla cena di questa sera.

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