Anote’s Ark, al Festival CinemAmbiente 21 la lotta del Presidente delle Kiribati per salvare la nazione dal cambiamento climatico

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Anote’s Ark, al Festival CinemAmbiente 21 la lotta del Presidente delle Kiribati per salvare la nazione dal cambiamento climatico ultima modifica: 2018-05-25T08:00:12+02:00 da Alberto Pinto
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Lasciare alle spalle la propria terra significa abbandonare le proprie radici, la propria cultura, la propria identità, se stessi. Quando il clima cambia, l’Oceano sale. Un’intera nazione, come le Isole Kiribati, rischia così di essere spazzata via insieme alla sua gente, costretta a migrare. Anote’s Ark, documentario diretto da Matthieu Rytz, raccoglie la testimonianza di chi, in questo momento esatto, sta lottando contro una drammatica condanna, quella di vedere il proprio mondo sparire per sempre.

-Anote's Ark-Kiribati-
Non tutti hanno sentito parlare di Kiribati, un piccolissimo stato insulare nell’Oceano Pacifico che, al pari di altre nazioni, come ad esempio Tuvalu, è tra i primi luoghi del mondo a dover far fronte quotidianamente agli effetti del riscaldamento globale e del conseguente aumento del livello del mare. Una situazione critica che, se sul piano pratico colpisce i locali, sul piano delle responsabilità riguarda cittadini e istituzioni del mondo intero.

Anote’s Ark mette straordinariamente in risalto entrambi gli aspetti dell’emergenza: il dramma personale e il dovere universale di agire, intervenire e cooperare per impedire che le cose precipitino. Matthieu Rytz affida la doppia anima del suo lavoro al racconto e alla voce di due personaggi di straordinaria caratura.

-Anote's Ark-Anote Tong-

Sermary è una giovane madre di sei figli che lotta per potersi rifugiare in Nuova Zelanda con la sua famiglia, scappando così dall’inevitabile pericolo dovuto al costante innalzamento delle acque. Ricominciare da capo, costruire dal niente un nuovo futuro in una realtà del tutto sconosciuta e incerta, poiché unica possibilità di sopravvivenza.

Mentre tanti connazionali osservano la propria vita andare a fondo, il Presidente delle Isole Kiribati, Anote Tong, continua a battere la via della speranza e del cambiamento. Uomo di grande carisma e determinazione, Anote prova a far sentire la sua voce e quella del suo popolo nelle sale internazionali, dove lavora ai negoziati riguardanti il clima e continua ad informarsi su possibili soluzioni alternative. Tra le innovative e visionarie opportunità, il Presidente esplora la possibilità di costruire futuristiche e sbalorditive città sottomarine per accogliere la popolazione una volta che il territorio sarà completamente sommerso.

-Anote's Ark-immagine-

L’ammirevole dignità di Sermary e la tenacia del Presidente Tong costituiscono la forza di Anote’s Ark, un documentario che con grande sensibilità e senso della realtà ha il merito di mostrare al pubblico la concreta drammaticità di uno scenario tutt’altro che remoto e inverosimile, che tuttora stravolge la vita di migliaia di persone che non meritano di essere abbandonate al loro destino.

Si tratta di una realtà che il regista ha imparato a conoscere bene nel corso dei suoi numerosi viaggi, a stretto contatto con popoli che rischiano di veder sparire la propria terra, “vittime silenziose di un fenomeno non provocato da loro”. È proprio per questo che la testimonianza del Presidente Tong acquisisce un valore particolare nella narrazione di Anote’s Ark. Il documentario, infatti, segue il viaggio attivista che il protagonista intraprende per difendere il suo popolo, tra conferenze sul clima e appelli ai leader politici ed economici mondiali.

-Anote's Ark-

Sono proprio le parole del regista a ricordare che tutte le nazioni dovrebbero avere all’ordine del giorno la risoluzione della questione climatica e ambientale, da sempre strettamente collegata al fenomeno delle migrazioni e all’aumento dei profughi ambientali. “Se non cambiamo profondamente i nostri comportamenti, l’umanità sarà ad un passo dall’essere strappata dalla superficie della Terra”, scrive Matthieu Rytz nell’introdurre Anote’s Ark. “La storia delle Isole Kiribati non è una storia lontana e circoscritta. È un grosso problema per tutti gli esseri umani. Quello che succede ai suoi abitanti sarà molto probabilmente il destino che toccherà a tutti gli altri. Voglio che questo film dia voce alla gente di Kiribati e al loro incredibile Presidente, perché sono certo che saranno in grado di darci una lezione di umiltà che possa condurre ognuno di noi alla ragione”.

Attraverso l’esempio di un uomo straordinario e un racconto del reale di fortissimo impatto emotivo, Il documentario ci accompagna nel vivo di una realtà che non fa parte del quotidiano di molti, facendola permeare nelle coscienze di ciascuno di noi. Al contempo, ci richiama ad un profondo senso di responsabilità, ad interrogarci, come singoli e come comunità, su come possiamo agire per evitare il peggio, per preservare il nostro Pianeta e coloro che lo abitano.

-Anote's Ark-Attivisti-

Anote’s Ark sarà in proiezione a Torino nell’ambito della 21esima edizione del Festival CinemAmbiente (31 maggio – 5 giugno 2018), a cui prenderà parte nella sezione Concorso Internazionale Documentari.

Il film di Matthieu Rytz inaugurerà la manifestazione giovedì 31 maggio alle ore 21:00, presso il Cinema Massimo.

Anote’s Ark, al Festival CinemAmbiente 21 la lotta del Presidente delle Kiribati per salvare la nazione dal cambiamento climatico ultima modifica: 2018-05-25T08:00:12+02:00 da Alberto Pinto
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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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