RiArtEco è il nome della mostra itinerante che raccoglie opere di artisti realizzate esclusivamente con materiali di scarto. Una mostra organizzata in più città d’Italia: Messina, Ladispoli (Roma), Siena, Livorno e Genova. L’edizione 2018 inizierà il 5 aprile a Messina e terminerà a Genova il 26 luglio.
RiArtEco è realizzata da persone convinte che ‘rifiuti zero’ non sia un’utopia, ma possa diventare la quotidianità, dove il recupero dei rifiuti diventa arte al servizio di un progetto di sostenibilità possibile. Attraverso il lavoro di curatori e associazioni no profit, artisti, creativi e designer espongono le loro opere a dimostrazione che i rifiuti, oltre ad essere raccolti, debbano essere riconosciuti quali importanti risorse, acquisire un valore economico, attraverso il riutilizzo dei materiali recuperati e una valenza creativa, mediante il riciclo artistico.
Le origini
La prima edizione della mostra RiArtEco venne allestita nella storica Stazione Leopolda di Firenze, quattordici anni fa grazie a Marco Pasqualin e al bio architetto Almir De Leo, entrambi dediti alla mobilità e all’architettura sostenibile in Toscana. Proprio all’interno del padiglione riservato all’APRE (Architettura Per Risparmio Energetico) venne allestita la prima esposizione di oggetti realizzati con materiali di scarto.
«L’arte dei rifiuti come leva per risvegliare le coscienze delle persone che vedono l’opera e attraverso di essa sviluppano l’attenzione a quello che consumano, come si muovono tutti i giorni» spiega il fondatore Marco Pasqualin, convinto che i rifiuti siano il nostro specchio, che siamo le tonnellate di rifiuti che produciamo.
Successivamente per Marco Pasqualin la parola d’ordine fu condividere: «Chi vuole prenda in carico la mostra e la porti nella sua città». Con queste parole nel 2013, insieme all’artista Aldo Celle, estese l’invito dalla Toscana a tutta l’Italia: Sicilia, Lazio, Liguria e Piemonte risposero all’appello. In sostegno dei curatori delle mostre, tutti volontari, si sono affiancate le Regioni, i Comuni e le Province contribuendo con la disponibilità di prestigiose sedi espositive e la divulgazione dell’evento. RiArtEco diventa un Movimento artistico, culturale, ecologico e sociale in Italia, una rete di referenti uniti nella diffusione di un messaggio positivo: zero rifiuti.
I motivi
L’obiettivo dei fondatori è che l’artista non abbia più rifiuti per realizzare l’opera: «Non vogliamo che RiArtEco ci sia» dichiara Marco Pasqualin e ribadisce come l’arte sia un valido strumento per sensibilizzare i consumatori verso acquisti consapevoli, e possa inoltre contribuire a limitare l’uso degli imballaggi.
Come? «Noi non possiamo obbligare le aziende a fare imballaggi biodegradabili ma può farlo il Governo, lo può fare il politico. Quindi anche con RiArtEco spingere le amministrazioni a operare sempre di più perché le aziende usino materiali riciclabili. Il cittadino poi può scegliere cosa comprare, facendo acquisti diretti dai contadini e dagli artigiani portando con sé il contenitore, quindi sviluppare una filiera a km zero. Nell’attesa di nuove leggi – prosegue Pasqualin– dobbiamo essere noi cittadini a dimostrare che siamo in grado di fare questo passaggio, pronti al cambiamento».
Gli artisti
Artisti, creativi e designer sono i veri protagonisti. Presentano opere realizzate esclusivamente tramite il riutilizzo di materie e oggetti o manufatti da smaltire come rifiuti, oppure con materie non tossiche. Iscrivendosi alla collettiva partecipano attivamente al progetto, autotassandosi e permettendone la realizzazione. La quota d’iscrizione (120 euro) permette di coprire i costi per la realizzazione di un catalogo, disponibile nelle sedi espositive, che raccoglie tutte le opere realizzate dai partecipanti, oltre ai costi di allestimento e logistica del tour RiArtEco.
Le tappe del 2018
- Messina, Camera del Commercio dal 5 al 20 aprile. Curatore: Nicola Spanò
- Ladispoli (Roma),Centro d’Arte e Cultura dal 28 aprile al 5 maggio. Curatore: Silvia Filippi.
- Siena, Fortezza Medicea dal 19 maggio al 2 giugno. Curatore: Marco Pasqualin
- Livorno, Biblioteca Bottini dell’Olio dal 8 al 21 giugno. Curatore: Marco Pasqualin
- Genova, Palazzo Tursi dal 27 giugno al 26 luglio. Curatore: Aldo Celle
Non solo mostre espositive
A riciclare bisogna imparare da giovani. Il tema dell’ecologia ambientale come unica via di progresso, e protagonisti nell’apprendere e diffondere questo messaggio sono i ragazzi. Nel 2015 sono nati a Messina laboratori e concorsi dedicati ai ragazzi in collaborazione con le scuole, MessinAmbiente e l’assessorato alla Cultura e del Turismo. Nel 2016 a Genova è partito il progetto RiArtEco Educational destinato ai ragazzi delle scuole di Genova Metropolitana, proseguito nel 2017 con il concorso Riutilizzo ARTistico ECOlogico, dove i ragazzi residenti a Genova hanno potuto inserire opere audiovisive e/o fotografiche portando avanti la cultura del riciclo.
Partecipare è semplice. L’evento RiArtEco è aperto ad artisti, designer e creativi di qualsiasi età, singoli o in gruppi.
Barbara Pignataro
[In copertina: Collage di matite di Ferdinando Segreti | RiArtEco 2015]
Ho letto con interesse il suo articolo su RiaArtEco… sono una professional organizer esperta in declattering ed ho aperto a Fregene un negozio Second Hand, in0ltre ho iniziato a fare dei quadri su tela con acrilico e materia, con i materiali di scarto piu’ disparati, come vecchie cinture o pezzi di tessuto, incontrando il favore del pubblico… mi piacerebbe conoscerla, da cosa nasce cosa e siamo vicine…