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Scuola per la giustizia sociale e ambientale, via all’edizione zero

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Scuola per la giustizia sociale e ambientale, via all’edizione zero ultima modifica: 2024-04-08T06:01:40+02:00 da Marco Grilli
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Al via la Scuola per la giustizia sociale e ambientale promossa dal Forum disuguaglianze e diversità per il cambiamento verso un futuro più giusto

È al nostro di partenza la Scuola per la giustizia sociale e ambientale organizzata dal Forum disuguaglianze e diversità (ForumDD). L’edizione zero partirà da Genova il 20 e il 21 aprile e sarà poi ad Alessandria l’11 e il 12 maggio. Le attività sono state realizzate con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Legacoop e Coopfond.

Idea e preparazione

Questo progetto è frutto di un lungo ed intenso percorso di preparazione tenutosi tra gennaio e novembre 2022. Grazie al coinvolgimento di circa 200 soggetti, tra agenti di cambiamento, artisti ed esperti di comunicazione, psicologia sociale e cognitiva, economia comportamentale, sviluppo territoriale e organizzativo e metodologie didattiche, si è giunti alla realizzazione di un’analisi preliminare dei bisogni di formazione e accompagnamento – attraverso interviste, focus group e seminari in diverse città d’Italia – e di un’indagine sui comportamenti digitali.

La scuola è rivolta ai cosiddetti agenti di cambiamento – ovvero a quelle persone impegnate od intenzionate ad impegnarsi per il cambiamento verso una maggiore giustizia sociale e ambientale a livello locale, nazionale o sovra-nazionale – al fine di accrescere la loro forza e competenza, contribuendo così al cambiamento del senso comune. Tutto questo tramite moduli formativi in presenza e da remoto, seminari ed una piattaforma online con 100+ parole.

Per il ForumDD questa domanda di formazione rende evidente “l’intersezionalità delle questioni e dei metodi necessari per realizzare quel cambiamento; la determinazione di tante e tanti a non tirarsi indietro di fronte alla difficoltà; la consapevolezza che per cambiare non bastano visioni mobilitanti e buone proposte, ma è necessario cambiare il senso comune dominante che nega ogni alternativa”.

Porte aperte dunque a quadri di associazioni, amministrazioni locali e sindacati, a reti di professionisti e attivisti, così come a persone non organizzate quali studenti universitari, lavoratori e professionisti “che non trovano altrimenti un discorso coerente tra premesse scientifiche e culturali o impegno di lavoro e capacità di proposta esemplare e di azione per promuoverla”, chiarisce il ForumDD.

Missioni strategiche e linee metodologiche

L’offerta formativa della scuola è orientata da sei missioni strategiche e due linee metodologiche.

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Le prime si articolano in: conoscenza per tutti (garantendone l’accesso e l’uso e rimuovendone il monopolio soprattutto in campo sanitario ed energetico per indirizzare la trasformazione digitale verso la giustizia sociale); servizi a misura dei luoghi per contrastare ogni subalternità (di classe, etnica, di genere ed ecosistemica); lavoro con più tutela e potere (attraverso la partecipazione strategica e la democrazia economica, con una prospettiva di genere e ambientale); potere e libertà alle/ai giovani (per la costruzione di un percorso di vita ed il contrasto della povertà educativa tramite comunità educanti); trasformazione ecologica giusta (combinando giustizia sociale ed ambientale in primis attraverso modi di produzione e consumo energetico attenti agli interessi del lavoro e dei più vulnerabili); scossa alla macchina pubblica (attraverso un’organizzazione che assicuri buon reclutamento, formazione continua, capacità di dialogo sociale e discrezionalità dei pubblici amministratori).

Le linee metodologiche indicano invece sia le modalità per essere agenti di cambiamento, individuando competenze e metodi dello sperimentalismo democratico, sia gli strumenti per lo sviluppo dei luoghi, che si configurano in “un metodo nuovo di azione pubblica e collettiva per lo sviluppo territoriale, con particolare attenzione all’integrazione fra trasformazione ecologica e welfare comunitario”, chiarisce il ForumDD.

Strumenti

Il primo strumento per realizzare gli obiettivi della scuola comprende tre differenti aspetti: una piattaforma online fruibile gratuitamente su 100+ parole chiave della giustizia sociale e ambientale; un sistema di moduli formativi tematici in presenza, ed infine l’accompagnamento sul campo in alcuni territori promettenti, al fine di supportarli nel perseguimento di una strategia di giustizia sociale e ambientale.

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La piattaforma NuoviEquilibri verrà lanciata in diretta streaming sulla pagina YouTube del ForumDD il 20 aprile. Siamo di fronte alla componente primaria del sistema formativo del ForumDD. “L’impegno per l’emancipazione sociale e ambientale, il confronto pubblico sulla diagnosi dei problemi e sulle proposte di cambiamento sono frenati da un marasma di parole e di interpretazioni che spesso non trovano luogo di confronto e ricomposizione. La piattaforma vuole essere un passo in questa direzione”, comunica il ForumDD.

A partire da un primo nucleo di dieci parole, NuoviEquilibri ne troverà progressivamente altre 100 e più considerate essenziali ad ogni strategia di cambiamento. Il punto di vista collettivo sarà elaborato prendendo in considerazione altre interpretazioni e facendo riferimento ad un impianto concettuale coeso, il vero tratto distintivo del ForumDD.

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I moduli formativi, online ed in presenza, mirano alla formazione immersiva ed esperienziale di un gruppo di 30 agenti di cambiamento per ciascun modulo, selezionati tramite call pubblica. Nonostante le differenti tematiche, comune è il metodo didattico che mette le persone al centro del processo formativo, facendole partecipare attivamente ed in relazione con il “gruppo classe”.

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Il primo modulo formativo, dal titolo “Una trasformazione ecologica giusta: il welfare energetico locale”, si terrà a Genova il 20-21 aprile e sarà tenuto da esperti del ForumDD. Il corso mira a comprendere la dimensione globale e locale della crisi climatica ed energetica, tenendo conto delle disuguaglianze in continua crescita, collegate alla riduzione dello stato sociale (welfare state).

Tale consapevolezza sarà tradotta in pratica, poiché i partecipanti al modulo acquisiranno gli strumenti per organizzare campagne ed iniziative efficaci sul territorio, al fine di raggiungere obiettivi energetico-climatici e sociali che rispondano ai bisogni delle persone, a partire dalle più vulnerabili.

Il secondo modulo, dal titolo “Giustizia sociale e disuguaglianze educative: visioni, approcci, pratiche e strumenti”, si terrà ad Alessandria il 10-11 maggio. “È necessario un vero e proprio ribaltamento culturale e politico che ribadisca che la questione educativa, gli investimenti in istruzione, come quelli sulla scuola e la formazione e, più in generale, sul contrasto alla povertà educativa, sono interventi e investimenti indispensabili allo sviluppo dei luoghi e del Paese. Il modulo formativo si propone di costruire, attraverso l’analisi di prassi esistenti, un linguaggio condiviso rispetto ai patti educativi territoriali, definendone i tratti essenziali”, commenta il ForumDD in merito agli obiettivi del corso.

Per quanto riguarda lo strumento dell’accompagnamento sul campo, i percorsi avranno una durata variabile da un minimo di sei mesi ad un massimo di due anni e si terranno in contesti diversi, da nord a sud, unendo formazione, costruzione del network, azione territoriale e messa in rete tra territori, al fine di “perseguire una sfida/visione/obiettivo di giustizia sociale e ambientale. Lo svolgimento del corso è reso possibile dall’alleanza tra ForumDD e partner sovralocali.

Il laboratorio della Scuola per la giustizia sociale e ambientale

L’altro strumento della scuola è il laboratorio del senso comune, che nasce dall’esigenza di comprendere e mettere in discussione il senso comune dominante frutto della cultura neoliberista, troppo spesso nemica della giustizia sociale ed ambientale.

Un ruolo focale in questo ambito è giocato dalle arti, che “producendo fratture momentanee nel nostro modo di vedere le cose, possono concorrere, e nella storia lo hanno fatto, a cambiare il senso comune, se si associano a mobilitazioni e movimenti collettivi. Non a caso, forme artistiche anche molto diverse accompagnano oggi tentativi di cambiamento e l’azione di molte organizzazioni di cittadinanza attiva”.

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Nel corso dell’edizione zero a Genova, il 20 aprile ai Giardini Luzzati si terrà proprio il seminario su “Arti, senso comune e giustizia sociale”, che affronterà il ruolo delle arti nel cambiamento del senso comune, “affinché le azioni collettive e pubbliche, volte a una maggiore giustizia sociale, abbiano successo”, chiarisce ancora il ForumDD. In questa occasione sarà presentato il documento “Senso comune, giustizia sociale e arti”, elaborato da Fabrizio Barca e Alessia Zabatino, rispettivamente co-coordinatore e membro del coordinamento del ForumDD.

Genova scalda i motori, l’edizione zero è pronta a dare il suo contributo su temi fondamentali quali la giustizia sociale e ambientale.

[Credits foto: Forum disuguaglianze e diversità]

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Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

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