Coldiretti Summer School

Coldiretti, una Summer school per il Made in Italy

in Agricoltura|Educazione
Coldiretti, una Summer school per il Made in Italy ultima modifica: 2014-07-23T08:00:13+02:00 da Sara Panarella
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Coldiretti lancia una Summer School per chi è interessato alla difesa e valorizzazione del Made in Italy e dei suoi prodotti, mentre riso e frutta calano nelle vendite.

In questi giorni e fino alla metà di agosto è possibile presentare domanda per la Summer School sull’ecosistema del Made in Italy promosso da Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e sul sistema agroalimentare, corso che avrà luogo dal 9 al 13 settembre a Pollica in provincia di Salerno.

Tre saranno i filoni di approfondimento: legale, social innovation – creazione nuove imprese e sviluppo territorialeScopo comune del percorso però sarà la difesa e la valorizzazione dell’ecosistema del Made in Italy grazie ad un intenso programma didattico.

Gli interessati, italiani e stranieri, devono collegarsi al sito e compilare il form. Il comitato scientifico selezionerà 30 giovani che potranno così studiare il Made in Italy nei suoi vari aspetti, giuridici, economici, ambientali, commerciali e comunicativi. Proposta quanto mai interessante se la si inserisce nell’attuale quadro che vede gli agricoltori scendere in piazza per informare e protestare contro lo stato delle cose su riso e frutta. Entrambi i prodotti hanno registrato ultimamente un calo delle vendite.

Il riso

Iniziamo con il riso. Dal sito di Coldiretti si apprende che nel solo 2014 si è avuta una riduzione di 15 mila ettari di risaie pari al 22 per cento di produzione in meno sostituita al consumo dall’importazione di riso dalla Cambogia. Causa della riduzione l’azzeramento dei dazi dovuto all’accordo denominato Everythings but arms (Tutto tranne le armi) che ha incentivato l’inserimento di multinazionali in nazioni più povere, nelle quali hanno potuto fare incetta di terreni, coltivati poi senza tutele sul lavoro e con l’utilizzo di prodotti chimici vietati de decenni nelle nostre campagne, fenomeno di cui abbiamo già parlato anche noi.

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Aspetto questo che suscita preoccupazione visto che il sistema di allerta rapido europeo (RASFF) denuncia nel solo primo semestre del 2014 un allarme sanitario alla settimana dovuto alla presenza nel riso di pesticidi non autorizzati o con un residuo superiore ai limiti. Inoltre la mancanza di obbligo ad indicare la provenienza del riso in etichetta non aiuta i consumatori ad operare una scelta consapevole per la tutela non solo della salute ma anche di un prodotto che vede l’Italia al primo posto in Europa grazie ai suoi 216 mila ettari di risaie.

E se in questo caso il problema è quello di una concorrenza dovuta ad un prezzo notevolmente inferiore, secondo Coldiretti è pari alla metà del costo del riso italiano, ci sono anche casi in cui la produzione nazionale si riduce per scelte errate. E’ il caso della frutta che registra un calo nei consumo del 30 per cento rispetto a 15 anni fa.

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La frutta

Così nel paese della Dieta Mediterranea, dichiarata nel 2010 Patrimonio immateriale dell’umanità, perché, come si legge dal sito dell’Unesco, costituisce un “meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale… che si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità….” si sta riducendo il consumo di un elemento, la frutta appunto, che di questa dieta è pietra fondante. Gli agricoltori si sono già mossi per sensibilizzare i consumatori con le iniziative proposte lo scorso sabato in molti luoghi di vacanza con il progetto SOS Frutta che ha visto la distribuzione gratuita nelle spiagge e nelle piazze italiane di duecentomila pesche, susine e altra frutta estiva.

La proposta di questo percorso appare così quanto mai utile e non è un caso che le lezioni saranno tenute nel Castello dei Principi Capano, attualmente sede dell’Osservatorio mondiale per la dieta mediterranea.

Coldiretti, una Summer school per il Made in Italy ultima modifica: 2014-07-23T08:00:13+02:00 da Sara Panarella
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Vive a Torino, bibliotecaria. Si laurea in Filosofia interessandosi di bambini e multiculturalità e si avvicina alla psicoanalisi e alla cura del pensiero. Ha poi quattro bimbi e un cane che insieme a tanta effervescenza aggiungono interessi nuovi, maggior attenzione per l’ambiente e gli antichi mestieri e saperi, lavorazione dell’argilla, uncinetto, raccolta e utilizzo delle erbe. Una moderna “Strega in famiglia”!

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