Giornata Internazionale della Pasta, una scelta gustosa in Italia e nel mondo da festeggiare oggi, 25 ottobre
Da sempre simbolo dell’alimentazione italiana in tutto il mondo, la pasta, rappresenta anche il piatto più conviviale e bello che esista. Il 25 ottobre si festeggia la Giornata Internazionale della Pasta.
Proprio in questo giorno, circa 30 anni fa, la prelibatezza per eccellenza ha ottenuto il patrocinio Unesco dalla Commissione nazionale italiana per l’Unesco.
Nello stesso anno, si è tenuto a Roma il primo congresso mondiale dei produttori di pasta.
Ogni anno, dunque, si ripropone questa Giornata, per promuovere il consumo di questo piatto, apprezzato ovunque che si rinnova costantemente, in un mix di tradizione e gusto, per fare in modo che non venga escluso nessuno. Celiaci, intolleranti o, più semplicemente, palati fini ai quali vengono proposti tipi di pasta non realizzati col classico grano duro o all’uovo, ma con altri tipi di frumento alternativi.
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Perché festeggiare la Giornata Internazionale della Pasta
L’idea di promuovere una Giornata prettamente dedicata a sua maestà la pasta ha un significato più profondo ed educativo: la ricorrenza, infatti, serve a sensibilizzare più persone possibili all’adozione di un regime sano, basato sullo schema della dieta mediterranea. Questa dieta è stata infatti riconosciuta dall’UNESCO nel 2010, quando l’organizzazione ha deciso di renderla Patrimonio dell’Umanità per la sua semplicità e salubrità, proprietà in grado di innescare dei profondi cambiamenti anche nello stile di vita.
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La pasta è un alimento sostenibile?
L’ecosostenibilità prende il via dalla scelta dei campi di coltivazione del grano che determinano il principale impatto ambientale della produzione di pasta. Bisogna optare per un grano italiano, biologico, senza pesticidi o tossine.
Contemporaneamente vanno utilizzate energie rinnovabili.
Molte volte però, non è possibile scegliere un grano a Km zero e dunque, la soluzione più efficace, appare quella di trovare terreni che non richiedono grandi spostamenti dai campi al mulino, in modo da ridurre i trasporti e i consumi.
Anche a livello di packaging e imballaggi si può far qualcosa, utilizzando carta riciclabile e non la plastica.
Queste sono solo alcune delle molte sfide alle quali sono chiamati a rispondere le aziende che producono pasta.