fritillaria

Fritillaria delavayi, la pianta cinese che ha imparato a cambiare colore per nascondersi dall’uomo

in Natura
Fritillaria delavayi, la pianta cinese che ha imparato a cambiare colore per nascondersi dall’uomo ultima modifica: 2022-01-23T07:11:45+01:00 da Beatrice Spagnolo
da

Un’erba cinese, la Fritillaria delavayi, applica strategie di camuffamento per sfuggire al suo principale predatore, l’essere umano

Verde brillante. Questo è il tipico colore della Fritillaria delavayi, una pianta che vive tra le montagne della Cina.

In un tale ambiente sembra facile individuarla, ma non è così.

Infatti, col tempo, l’erba stessa ha imparato ad assumere colori sempre più simili agli elementi che la circondano, rendendosi in questo modo invisibile ai suoi predatori più voraci, gli esseri umani.

Che cos’è la Fritillaria delavayi?

La Fritillaria delavayi è una piccola pianta che vive sui pendii rocciosi dei monti Hengduan, situati tra la Cina e la Birmania.

Usata da più di 2000 anni nella tradizionale medicina cinese, essa presenta 4/5 foglie caratterizzate da un colore verde acceso.

Dopo il quinto anno di vita, produce annualmente un singolo fiore contraddistinto da sfumature che vanno dal giallo al verde brillante.

Tale appariscente colorazione è stata recentemente sostituita dalla pianta stessa con un’altra più dimessa e spenta che varia dal grigio al marrone.

Narciso, suggerimenti per coltivare il fiore dai mille significati

Questa operazione rende la Fritillaria delavayi invisibile o per lo meno difficile da individuare nell’ambiente in cui vive.
In un attuale studio pubblicato sulla rivista Current Biology, alcuni scienziati hanno scoperto il motivo per cui questa strategia di mimetismo è necessaria per preservare questa specie.

Mimetizzarsi per sopravvivere

Il bulbo della Fritillaria delavayi è da sempre molto richiesto per il suo uso terapeutico nella medicina tradizionale cinese.

Esso viene usato principalmente per la cura di malattie polmonari.

L’eccessiva richiesta, i prezzi elevati e il mancato rispetto dei tempi di rigenerazione hanno portato la pianta a mettere in atto strategie difensive.

Il mimetizzarsi con il colore delle rocce è diventato fondamentale per la sopravvivenza di questa specie.

Tale evoluzione cromatica ha trasformato la sua raccolta in una vera e propria caccia al tesoro.

Alcuni studiosi hanno osservato che nelle zone più facili da raggiungere, la pianta presenta colorazioni tendenti al grigio e al marrone; invece, nelle aree più impervie e difficili, appare nel suo tipico verde splendente.

Ne consegue una più complessa individuazione e quindi un più faticoso recupero.

Ginseng: proprietà benefiche e controindicazioni della radice orientale

Gli studi sulla Fritillaria delavayi

Gli scienziati Yang Niu, Hang Sun, e Martin Stevens hanno studiato a lungo la Fritillaria delavayi. All’inizio pensavano che, come altre specie vegetali, anche questa pianta si fosse evoluta attraverso tecniche di mimetismo per difendersi dai predatori erbivori.

Ma, in un secondo tempo, si sono accorti che questa erba non veniva mangiata dagli animali.

Di conseguenza, hanno cominciato a pensare che potesse esserci un’altra ragione dietro a questo suo straordinario sviluppo.

Successive ricerche sul campo con l’uso di spettrometri, hanno portato gli studiosi a scoprire che il cambiamento di pigmentazione della pianta costituiva una strategia di difesa dalla minaccia dell’uomo.

Martin Stevens ha affermato che: “ È straordinario come gli esseri umani possano avere un impatto così diretto e drammatico sulla colorazione degli organismi selvatici, non solo sulla loro sopravvivenza, ma sulla loro stessa evoluzione”.

L’influenza dell’uomo è un concetto che è stato spesso applicato soprattutto in relazione ai comportamenti e agli sviluppi degli altri animali.

Ad esempio, si è studiato come l’evoluzione della dimensione di alcuni pesci, come il merluzzo nordico o il salmone rosa, rappresenti una risposta alla pesca intensiva. Gli esemplari di dimensioni più piccole sfuggono alle reti e sopravvivono, mentre i più grossi rimangono intrappolati.

D’altra parte, l’applicazione di questi concetti alla Fritillaria delavayi assume una particolare rilevanza. In quanto essa potrebbe costituire il primo caso di pianta che si evolve mimetizzandosi con l’ambiente circostante a causa della pressione esercitata dall’uomo. Egli innesca una vera e propria selezione naturale.

Coralli, tre colori per salvarli: un appello ad artisti e creativi del pianeta

Ancora una volta la natura ci mostra la sua versatilità e la sua incredibile capacità di adattamento alle più diverse situazioni. La nostra conoscenza non è che una infinitesima particella dell’universo che la costituisce. Il suo spettacolo non è ancora finito. Lasciamoci trasportare dalle sue meraviglie!

[Immagine di copertina Fritillaria meleagris]

Fritillaria delavayi, la pianta cinese che ha imparato a cambiare colore per nascondersi dall’uomo ultima modifica: 2022-01-23T07:11:45+01:00 da Beatrice Spagnolo

Beatrice Spagnolo, studentessa presso il dipartimento di Scienze della comunicazione. Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino. Curiosa e puntuale. Appassionata di storie e racconti. Ama il cinema e la musica. Viaggiare è la sua passione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Natura

Go to Top