Google Earth Timelapse, come è cambiata la Terra dal 1984

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Google Earth Timelapse, come è cambiata la Terra dal 1984 ultima modifica: 2021-05-03T13:05:43+02:00 da Martina Strobietto
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Google Earth Timelapse mostra la trasformazione della Terra negli ultimi 37 anni. Dal 1984 a oggi, il nostro pianeta è stato oggetto di urbanizzazione, deforestazione e molto altro.

Google Earth Timelapse è un nuovo modo di esplorare la Terra. Con questo strumento, infatti, è diventato possibile esaminare la trasformazione del nostro pianeta negli ultimi 37 anni focalizzandosi sulle aree di maggiore interesse.

Come funziona Google Earth Timelapse

Realizzato grazie a Earth Engine, questa nuovo strumento rappresenta un mosaico dei cambiamenti del nostro pianeta avvenuti dal 1984 ad oggi. A comporre questo archivio sono oltre 15 milioni di immagini satellitari, catturate da cinque diversi satelliti, tra cui i Landsat della NASA e dell’US Geological Survey e dalla missione Sentinel-2 del programma di osservazione Copernicus dell’UE e dell’Agenzia Spaziale Europea.

Google Earth Timelapse: come è cambiata la Terra dal 1984

Di fondamentale importanza è stato l’intervento della Carnegie Mellon University (Pennsylvania) che ha spiegato le trasformazioni che si notano attraverso il susseguirsi delle immagini. Dai corsi d’acqua, allo sviluppo delle infrastrutture e delle megalopoli, fino ad arrivare alla deforestazione e alle calamità naturali: il tutto a portata di click.

Osservare con i propri occhi i cambiamenti terrestri

Cominciare a esplorare i cambiamenti terresti con Google Earth Timelapse è molto semplice. É possibile sia scoprire le trasformazioni di una località specifica oppure fare affidamento su alcune storie tematiche appositamente create dagli esperti per indagare determinati temi.

In “Le foreste che cambiano”, per esempio, vengono mostrate le fotografie dell’evoluzione delle foreste del mondo. Diversi i casi di deforestazione, a partire dalla parte boliviana della Foresta Amazzonica, ridotta per lasciare il posto alle coltivazioni di soia e agli allevamenti bovini, fino ad arrivare in Indonesia con la produzione dell’olio di palma.

Si parla però anche di iniziative di conservazione della biodiversità, come nel Parco Nazionale del Gombe in Tanzania, e attività di riforestazione, come quelle proposte dal “Instituto Terra” in Brasile.

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Un’altra tematica che viene trattata è l’espansione urbana.  Da città come Las Vegas e Shanghai, che acquisiscono sempre più terreno, si passa alla crescita in verticale di Seul e allo sviluppo con forti disuguaglianze di San Paolo. Uno dei casi più sorprendenti è la città di Dubai di cui si osserva un’importante urbanizzazione che causa anche effetti negativi facilmente prevedibili, come l’inquinamento.

Di forte impatto è infine la serie di timelapse dedicata al riscaldamento globale. Tra le diverse immagini, appare il monte del Kilimangiaro con il suo ghiacciaio Furtwängler, di cui oggi resta solo il 15%, e il lago di Urmia (Iran), vittima di un rapido restringimento, in parte dovuto anche all’uomo. Non manca poi un accenno agli incendi nelle foreste al nord del Canada e all’aumento di tifoni e uragani in zone come le Bahamas.

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Nata a Torino, città di cui è profondamente innamorata, è una studentessa di comunicazione interculturale molto curiosa e piena di interessi. Trascorre le sue giornate tra romanzi, schizzi di disegno, manuali universitari e serie televisive. Ama l’arte, la natura, i viaggi e la lingua francese e spera un giorno di riuscire ad amalgamare tutte le sue passioni trasformandole in un lavoro.

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