Il Blue Monday cade il terzo lunedì del mese di gennaio e rappresenta il giorno più deprimente dell’anno
Lo chiamano Blue Monday, in italiano lunedì triste e, come si può capire dal nome, rappresenta il giorno più deprimente dell’anno. Si tratta del terzo lunedì del mese di gennaio, un mese lungo segnato dalla fine delle vacanze natalizie, il ritorno alla scuola e al lavoro, il freddo e il buio. Fattori che cambiano l’umore e la motivazione delle persone fino al punto di celebrare il giorno più deprimente, che quest’anno cade oggi 17 gennaio.
La formula del Blue Monday è stata creata nel 2005 dal ricercatore e professore dell’Università di Cardiff, Cliff Arnall. Il divulgatore affermava di aver individuato una formula per analizzare la negatività di quei giorni a partire da variabili come la fine del Natale, il ritorno alla routine, la spesa economica dopo le feste, i nuovi propositi di inizio anno già falliti, il freddo e il clima tipici di questo periodo.
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Il Blue Monday e il clima
Infatti, uno degli aspetti più importanti della formula del Blue Monday è il tempo. Il mese di gennaio è uno dei periodi più freddi dell’anno nell’emisfero settentrionale e con meno ore di sole. Di solito, questo è accompagnato da precipitazioni significative sotto forma di nevicate o pioggia.
Il clima e l’assenza di luce fanno si che le persone trascorrano molto più tempo all’interno e interagiscano meno con le altre persone. Una situazione che può provocare un po’ di nostalgia o tristezza, soprattutto dopo le feste. Inoltre, l’assenza di sole è direttamente correlata alla carenza di vitamina D, un nutriente che può influenzare il normale funzionamento di alcuni sistemi ormonali, ad esempio nella produzione di serotonina per controllare le emozioni e l’umore.
Una strategia di marketing?
Ma, come succede spesso in altri casi, il confine tra il Blue Monday e i suoi scopi di marketing è molto stretto. Già sin dall’inizio, la teoria di Arnall è stata usata per giustificare, nel 2005, la diminuzione delle prenotazioni di viaggi che l’agenzia Sky Travel aveva notato in quel periodo. Il “Giorno più triste dell’anno” era stato creato, in realtà, come parte di una strategia di comunicazione. Con il tempo, il Blue Monday è diventato sempre di più una tradizione commerciale che molte aziende usano per incentivare gli acquisti e “rallegrare” questa giornata triste.
Il Blue Monday non ha nessuna base scientifica, l’idea viene considerata pseudoscienza e la sua equazione non ha fondamento. Infatti, è stata messa sotto accusa fin da subito dalla comunità scientifica. Nonostante ciò, il Blue Monday si è consolidato così tanto nella società fino al punto di credere veramente che sia il giorno più triste dell’anno.