Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica

Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica, a che punto siamo?

in Ambiente
Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica, a che punto siamo? ultima modifica: 2021-11-30T00:01:55+01:00 da Carla Clúa Alcón
da

Il 30 novembre si celebra la Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica, ad oggi il 98% degli arsenali è stato distrutto

Il 98% della popolazione vive sotto protezione dalle armi chimiche e il 98% degli arsenali è stato distrutto. Questi sono i dati dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) che, senza dubbio, sono fiduciosi e motivanti. Tuttavia, c’è ancora lavoro da fare. Oggi 30 novembre è la Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica.

La Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica è stata istituita nel 2005 per sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, i governi mondiali, sul fatto di eliminare quest’arma distruttiva. Infatti, nonostante le buone statistiche, restano ancora una decina di siti da ispezionare e non tutti i Paesi sono d’accordo sul disarmo: nell’elenco degli Stati membri dell’OPAC, sono ancora assenti Israele, Egitto, Corea del Nord, Sud Sudan e Taiwan.

La ricorrenza offre l’opportunità di rendere omaggio alle vittime della guerra chimica, nonché di riaffermare l’impegno dell’OPAC nel suo scopo di eliminare totalmente la minaccia delle armi chimiche, promuovendo così gli obiettivi della pace, la sicurezza e il multilateralismo.

Compie 90 anni Mikhail Gorbaciov, voce autorevole a difesa dell’ambiente e contro le armi nucleari

Cosa sono le armi chimiche?

Le armi chimiche sono prodotti chimici tossici e i loro precursori nonché le munizioni e i dispositivi per la loro diffusione. I prodotti chimici tossici sono sostanze che possono causare la morte, una temporanea incapacità fisica o danni permanenti per la salute degli animali e degli esseri umani. Le armi chimiche vengono considerate armi di distruzione di massa e sono bandite dal diritto internazionale in virtù della Convenzione sulle armi chimiche.

Gli sforzi per raggiungere il disarmo chimico sono iniziati più di un secolo fa. Le armi chimiche furono usate su vasta scala durante la Prima Guerra Mondiale, causando più di un milione di vittime. Tuttavia, esse non furono utilizzate sul campo di battaglia in Europa nel corso della Seconda Guerra Mondiale

Dopo il 1945 e con l’avvento del dibattito nucleare, diversi Paesi si sono resi conto che il valore marginale di avere armi chimiche nei loro arsenali era limitato, mentre che la minaccia rappresentata dalla disponibilità e dalla proliferazione di tali armi rendeva il loro divieto auspicabile.

L’ecocidio potrebbe diventare un crimine contro la pace per la Corte Penale Internazionale de L’Aia

Convenzione sulle armi chimiche

Adottata nel 1993, la Convenzione sulle armi chimiche è entrata in vigore il 29 aprile 1997 e conta oggi con il sostegno di 193 Stati. Rappresenta un accordo per il disarmo e la non proliferazione, che mira a vietare lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio, la fornitura e l’impiego di armi chimiche in tutto il mondo. Nel suo preambolo, essa stabilisce che “per il bene di tutta l’umanità, bisogna escludere completamente la possibilità dell’uso di armi chimiche”.

Il disarmo chimico è uno dei più grandi successi internazionali di cooperazione internazionale. Tuttavia, l’orrore della guerra chimica rappresenta ancora un incubo dietro l’angolo, soprattutto per la situazione di alcuni Stati come Israele e Egitto, che non dichiarano di avere o meno armi chimiche, così che nel dubbio i nemici preferiscano usare cautela.

Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica, a che punto siamo? ultima modifica: 2021-11-30T00:01:55+01:00 da Carla Clúa Alcón

Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Ambiente

Go to Top