Uno studio collega l’uso intensivo di azoto come fertilizzante nelle colture di grano con una maggiore diffusione della celiachia
L’uso in eccesso dell’azoto nelle colture di grano potrebbe essere la causa dell’aumento della celiachia. Questa è la conclusione dello studio del Centre de Recerca Ecològica i Aplicacions Forestals (CREAF) e il Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC), pubblicato nella rivista Foods.
Secondo i ricercatori, l’eccessiva fertilizzazione dei campi di grano con azoto potrebbe spiegare perché i casi di celiachia sono sempre più numerosi nel mondo. L’eccesso di questo fertilizzante provoca che sia il grano che le farine derivate contengano una maggiore concentrazione di proteine di glutine. Il glutine è il principale allergene che innesca la celiachia, per la quale non esiste una cura.
La celiachia è una malattia autoimmune che colpisce l’1% della popolazione mondiale. Si tratta di un’intolleranza permanente al glutine che scatena un’infiammazione a livello dell’intestino tenue. Purtroppo, la sua prevalenza è in aumento in molte regioni del pianeta. Lo studio ha preso in considerazione diverse ipotesi per spiegare questa crescita, dai cambiamenti nella dieta durante l’infanzia agli squilibri nel microbiota intestinale. Dopo lo studio, tutto sembra riconducibile all’utilizzo di azoto.
Effettivamente, i ricercatori confermano che dal 1960 ad oggi, i chilogrammi di azoto utilizzati per fertilizzare i campi di grano si sono moltiplicati per 10. Inoltre, questo cereale continua ad essere il più piantato e consumato: 217 milioni di ettari in tutto il mondo sono unicamente dedicati ad esso.
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L’utilizzo dell’azoto è diventato così diffuso perché è più economico di altri fertilizzanti e migliora la resa del raccolto. L’unica terapia attualmente valida per combattere la celiachia è quella dietetica. Il celiaco deve eliminare dalla propria dieta tutti quegli alimenti che contengano glutine, ad esempio pasta, pane, birra e molti dolci. Le conclusioni dello studio aprono la strada all’utilizzo dei fertilizzanti azotati come uno strumento per controllare la diffusione delle intolleranze al glutine.