Il cavolfiore è un ortaggio dalle molte proprietà benefiche, che ci accompagna in cucina durante la stagione fredda. Tollera bene le basse temperature, e può dirsi sostenibile dato che la sua coltivazione richiede un basso consumo di acqua ed energia.
Il cavolfiore ha un caratteristico odore pungente in cottura che ne fa un alimento non amato da tutti. Tuttavia, con il suo sapore delicato e i molteplici benefici che è in grado di apportare all’organismo, merita un posto di rilievo nella dieta di chi tiene a mantenersi in forma durante i mesi invernali.
Alimenti e sistema immunitario: come difendersi a tavola
Identikit del cavolfiore
Il cavolfiore, dal latino caulis-floris, è una delle varietà più comuni di cavolo e appartiene alla vasta famiglia delle Crucifere (genere Brassica).
Originario dell’Europa, viene ormai coltivato ovunque. In Italia la sua produzione va da novembre a marzo.
Valori nutrizionali
Il cavolfiore possiede un elevato contenuto d’acqua. Apporta poche calorie (25 kcal per 100 g) ed è povero di grassi. Ha, inoltre, un buon contenuto di fibra, utile a tenere sotto controllo la glicemia e a ridurre il senso di fame.
Ricco di vitamina A, C e K, è una miniera di sali minerali, tra cui calcio, potassio, fosforo e magnesio.
Proprietà e benefici
Il cavolfiore è un concentrato di micronutrienti che gli conferiscono proprietà nutrizionali utili alla salute del nostro organismo. In particolare, il cavolfiore:
- aiuta a disintossicare il fegato e tutto il corpo;
- è consigliato nelle diete ipocaloriche;
- combatte la stitichezza;
- contribuisce a contrastare l’anemia;
- è un alimento utile a mantenere la salute di ossa e denti;
- aiuta a controllare il colesterolo e la glicemia;
- ha un’azione antinfiammatoria;
- riduce la pressione;
- aiuta a prevenire l’invecchiamento della pelle;
- sembra avere un’azione antiossidante ed antitumorale;
- favorisce la rigenerazione dei tessuti.
A fronte dei molti benefici che porta con sé, in inverno è consigliabile consumare il cavolfiore 2-3 volte a settimana.
Controindicazioni
Per quanto il cavolfiore si riveli un prezioso alleato per la salute sotto molti aspetti, è bene tenere in conto alcune possibili controindicazioni. Innanzi tutto, eccedere con questo ortaggio è sconsigliato a chi soffre di colon irritabile poiché potrebbe aumentare fastidi come meteorismo e gonfiore.
In secondo luogo, un largo consumo può interferire con il funzionamento della tiroide e può aumentare il fabbisogno di iodio.
Infine, il cavolfiore è sconsigliato a chi fa uso di anticoagulanti perché, a causa della vitamina K di cui è ricco, può ridurne l’efficacia.
Usi del cavolfiore in cucina
Ma come cucinare il cavolfiore?
Delicati e quindi versatili, questi cavoli si prestano alla preparazione di molteplici ricette, mediterranee oppure etniche con l’aggiunta di semi di sesamo, salsa di soia o spezie. Cucinati in cimette, bolliti o cotti a vapore, possono essere gratinati, trasformati in mousse o saltati in padella. È possibile, inoltre, conservarli crudi sottaceto.
Tanti, dunque, gli utilizzi sfiziosi per un ingrediente che non può e non deve mancare nelle pentole di chi pensa al cibo come importante veicolo di salute e benessere.