Premiato al Festival di Venezia Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità – ha ottenuto una candidatura ai Golden Globes e incuriosito 26.124 persone a pochi giorni dall’uscita nelle sale cinematografiche. Diretto da Julien Schnabel e interpretato da Willem Dafoe, il film esalta l’uomo più che il pittore.
Un gennaio cinematografico a colori grazie al regista Julien Schnabel con il suo Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità – nelle sale dal 3 gennaio con Willem Dafoe nei panni del pittore olandese che tra genio e follia è arrivato all’essenza della natura.
Con Rupert Friend, Oscar Isaac, Emmanuelle Seigner e Mathieu Amalric, il film distribuito da Lucky Red è stato premiato al Festival di Venezia e candidato, con l’interpretazione di Willem Dafoe, ai Golden Globes 2019. 150 minuti dedicati all’atto compulsivo del dipingere di Van Gogh.
Non una semplice biografia come in molti si aspettavano ma una pellicola incentrata sulle parabole della mente, le fragilità di uomo non compreso nella sua reticenza al contatto umano e dalla spiccata complicità con la natura, per lui pura bellezza e unica energia che unisce tutti.
«La vita è fatta per seminare e non è qui che c’è il raccolto» sussurra Willem Dafoe (Vincent Van Gogh) e con queste parole forse lo spettatore non ha più nulla da scoprire sull’artista.
Il vento, i cieli azzurri, la pioggia e il rumore delle foglie accompagnano lo spettatore, più dei dialoghi, nell’animo tormentato dell’artista più che mai contemporaneo nel suo isolamento e nella sua diversità. Unico non solo per lo stile pittorico ma piuttosto per la sua lungimirante visione.
Il sud della Francia con i suoi paesaggi dai colori inizialmente cupi e poi via via più caldi, narrano da soli tutto quello che c’è da sapere dell’uomo dei tulipani, del suo giallo e di come cercasse attraverso ogni sua opera di inspirare l’animo di un paese chiuso, spaventato, incarognito.
La pittura e la religione condividono lo scopo di influenzare, dare coraggio, nutrire il cuore della gente e ci riescono con inaspettata immediatezza. Dio è natura e la natura è bellezza, ripete spesso Van Gogh, cos’altro aggiungere dopo questa affermazione, perfetta sintesi di un uomo semplicemente illuminato.