La donna elettrica, arriva in Italia il film ambientalista che ha conquistato Hollywood

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La donna elettrica, arriva in Italia il film ambientalista che ha conquistato Hollywood ultima modifica: 2018-12-16T08:00:29+01:00 da Alberto Pinto
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Non sono una criminale, sto soltanto cercando di mettere fine ad un crimine contro di noi. È nelle parole della protagonista Halla che si racchiude la forza del thriller a sfondo ambientalista La donna elettrica, uno dei film più interessanti, originali e ribelli dell’ultimo anno di cinema.

-La donna elettrica- film-
Scritto e diretto da Benedikt Erlingsson, nelle sale italiane dal 13 dicembre 2018, La donna elettrica ha già affascinato il pubblico dell’ultimo Festival del Cinema di Cannes e procede spedito nella corsa all’Oscar per il Miglior film in lingua straniera, tenendo alta la bandiera dell’Islanda.

È proprio questo splendido Paese, dalla straordinaria ricchezza naturale, il fulcro attorno a cui ruota la vicenda e che muove le azioni della protagonista. Halla, interpretata dall’attrice Halldóra Geirharðsdóttir, è una donna comune, come tante altre presa dalla sua routine quotidiana. Una signora di mezza età che dirige un piccolo coro ed ama spostarsi in bicicletta.

-La donna elettrica-immagine-
Halla, però, nasconde un enorme segreto
. Dietro la sua vita semplice e tranquilla si cela l’identità della famosa ecoterrorista a cui forze dell’ordine e media danno la caccia.

La donna elettrica, un’attivista impegnata in una stoica resistenza per tutelare l’ambiente a colpi di sabotaggio verso le multinazionali che minacciano e distruggono la natura della sua terra. Un’Islanda selvaggia, meravigliosa e sincera, sempre più a rischio a causa degli interessi e dei violenti interventi dell’uomo.

L’insospettabile signora della porta accanto, così, si trasforma in una novella Robin Hood, spinta da una coscienza militante di cui è impossibile ignorare il richiamoÈ l’esigenza di difendere il Pianeta, di fare la propria parte in nome di qualcosa di più grande e prioritario.

La donna elettrica, oltre ad una sapiente narrazione e ad una notevole fotografia, mette in campo un linguaggio divertente e efficace. Un film a tutti gli effetti politico, che ci fa riflettere su quelli che sono veri atti criminali nei confronti dell’umanità e che spinge lo spettatore ad aprirsi ad una possibilità alla portata di ciascuno di noi. La possibilità di agire per cambiare le cose.

-La donna elettrica-
La potenza e l’unicità del lavoro di Erlingsson non sono passate inosservate agli occhi della più grande industria cinematografica internazionale. Grintosa e coraggiosa proprio come Halla, Jodie Foster ha deciso di lavorare al remake statunitense de La donna elettrica, di cui sarà regista e interprete. L’obiettivo è quello di estendere ad un pubblico sempre più vasto il messaggio incarnato dalla protagonista, una donna che affida all’azione la speranza di un Pianeta migliore per le generazioni che verranno.

Non è un caso che Halla è alle prese con una maternità dal forte valore simbolico. Dopo diversi anni di attesa, dovrà dividersi tra la sua battaglia ambientalista e il lungo viaggio per ufficializzare l’adozione per la quale aveva fatto richiesta.

-La donna elettrica-foto-
Salverai una bambina e con lei il resto del mondo”. Una delle frasi più forti de La donna elettrica sottolinea che ciascuna delle nostre azioni implica degli effetti e delle responsabilità. Il destino del Pianeta che lasceremo in eredità ai nostri figli è soltanto nelle nostre mani.

 

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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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