Chi l’ha vista, sostiene sia uno dei fenomeni più scenografici presenti in natura.
Facile crederlo. Con le sue luci e i suoi colori capaci di squarciare il cielo più nero, l’aurora boreale sconvolge con la sua bellezza. Tanto da diventare oggetto di desiderio e di caccia per i turisti, che pianificano i loro viaggi a latitudini estreme sulla base della possibilità di ammirare lo spettacolo.
Che cos’è l’aurora polare
Quella che chiamiamo comunemente “aurora boreale”, altro non è che una sottocategoria della cosiddetta “aurora polare”. Precisione vorrebbe, infatti, che ci si riferisse al fenomeno con l’espressione “aurora boreale” o “australe”, a seconda che si verifichi rispettivamente nell’emisfero nord o sud.
Ebbene, l’aurora polare è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre, caratterizzato principalmente da bande luminose in rapido mutamento, dalle forme variegate e dai colori che spaziano dal giallo, al rosso, al verde, all’azzurro, al viola.
Le aurore sono prodotte da elettroni e protoni di origine solare che colpiscono la nostra atmosfera, in particolare la ionosfera. Quando il fenomeno elettrico esaurisce la sua energia, si trasforma in luce. A questo punto, a contatto con i gas presenti nell’aria, si innesca l’aurora vera e propria.
Aurora boreale, quando…
Le scie luminose, caratteristiche dell’aurora boreale, si possono osservare tra i 60° e i 70° di latitudine Nord. I periodi migliori per ammirarla sono tra febbraio e marzo e tra settembre a ottobre, di solito in coincidenza con gli equinozi, dalle nove di sera all’una di notte.
Tuttavia, non tutte le annate sono uguali. Nella creazione di questi fluttuanti giochi di luce, infatti, il sole recita un ruolo importante. Il suo ciclo dura 11 anni, durante il quale la sua attività cresce dai livelli minimi fino al picco massimo. E’ in questo momento che le tempeste magnetiche si fanno più frequenti, causando così un aumento delle aurore boreali.
Durante il ciclo attuale, il periodo di massima attività solare si è avuto tra il 2014 e il 2015. Si sta, pertanto, via via riducendo fino a raggiungere il periodo minimo. In questa fase il fenomeno non svanisce del tutto, ma gli avvistamenti si fanno più rari e difficili da “scovare”.
…e dove
Punto di osservazione privilegiato è la Lapponia, ma anche Islanda, Svezia, Finlandia e Norvegia (soprattutto nelle loro regioni più settentrionali, oltre il Circolo Polare Artico) sono osservatori d’eccellenza. Non tutti sanno, poi, che più raramente le aurore boreali possono essere scorte persino in Scozia (Shetland, Orcadi, Aberdeenshire) e in Irlanda (West Cork, West Galway, Mayo, Kerry e Donegal).
Per chi desidera, infine, andare a caccia di aurore boreali oltreoceano, i luoghi migliori sono Canada, Alaska e Groenlandia.
Anche durante la stagione fredda ci sono molti buoni motivi per viaggiare. La natura, con i suoi spettacoli meravigliosi, non manca di dare l’ispirazione offrendo sempre ottimi pretesti.
