Dagli scarti di carota alla vodka: dall’Australia un’idea contro gli sprechi alimentari

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Dagli scarti di carota alla vodka: dall’Australia un’idea contro gli sprechi alimentari ultima modifica: 2017-07-12T08:00:34+02:00 da Valeria Rocca
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Come trasformare gli scarti ortofrutticoli da rifiuto a risorsa per evitare inutili sprechi alimentari e salvaguardare l’ambiente? Ci provano, nel sud est del Queensland (Australia), due donne imprenditrici, Alice Gorman e Gen Windley, che hanno deciso di produrre vodka dagli scarti di carote.

La produzione di carote 

I loro mariti, Richard e Wade, da tempo coltivano diversi tipi di verdure. Ogni anno raccolgono e confezionano più di 350 milioni di carote per le catene di supermercati australiani, ma un’altra parte (dal 20 al 40 per cento) viene scartata.

copyright: FarmerHasAWife
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Il motivo? Non rispetta gli standard di qualità estetica richiesti dalle grandi aziende. La bellezza e la perfezione per la grande distribuzione sono tutto, la frutta e la verdura devono essere mangiate innanzitutto con gli occhi e poi con la bocca.

Dalle carote bruttine alla Vodka

Avvalendosi della collaborazione di un mastro birraio di Ipswich, che già produceva birra partendo proprio dalle carote dell’azienda del marito di Alice, e del contributo dell’enologo Jason Hannay, iniziano a fare alcuni esperimenti studiando una ricetta sorprendente per la vodka. La carota viene ridotta in purea a cui viene aggiunta il Syrah, un vitigno a bacca rossa.

Si continua poi la lavorazione con la fermentazione, la distillazione e il filtraggio. In ogni bottiglia la percentuale di carota è circa del 20 per cento. La vodka alla carota è stata presentata al Winter Harvest Festival raccogliendo numerosi consensi.

Risvolti etici e ambientali

E’ un’idea originale e un modo diverso di gustare le carote con aromi e sapori unici.  Inoltre è una scelta che ha un risvolto green perché riduce a zero gli sprechi nella produzione agricola e alimentare.  Scegliendo di utilizzare le carote di scarto per produrre nuovi beni alimentari si riduce notevolmente lo scarto tra la raccolta e la vendita. Inoltre  si riducono le emissioni di sostanze inquinanti e di Co2, nonché di rifiuti.

Photo by Peter Macdiarmid/Getty Images
Photo by Peter Macdiarmid/Getty Images

Un proposito dal valore anche etico: sprecare cibo è un insulto a 870 milioni di persone che non mangiano a sufficienza per poter essere considerate in buona salute. La fame nel mondo è un problema attualissimo che non si riesce a risolvere.

In attesa di poter gustare la vodka alla carota anche in Italia, ovviamente con un cocktail guarnito di bastoncini di carote, non possiamo che sperare che cresca l’impegno di tutti per evitare gli sprechi alimentari, per un mondo più equo.

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