In estate, con le temperature che salgono a dismisura, i colpi di calore sono un pericolo costantemente in agguato. Ecco una breve guida sulle cause, i sintomi e la prevenzione di questo malessere, con un “focus” sui soggetti più vulnerabili: i bambini.
Colpi di calore: le cause e i sintomi
Il colpo di calore è dovuto a un innalzamento improvviso della temperatura corporea. Si può manifestare quando una persona viene sottoposta a un intenso stress termico che fa saltare i normali meccanismi di termoregolazione dell’organismo.
Le cause scatenanti sono le alte temperature che caratterizzano i mesi più caldi, gli elevati tassi di umidità, la scarsa areazione e l’esposizione prolungata ai raggi solari.
Il malessere si manifesta con sintomi come: aumento della temperatura corporea, nausea, mal di testa, svenimento, fino, nei casi più gravi, disturbi della coscienza.
Come proteggere i bambini
Pur non risparmiando nessuno, i colpi di calore possono essere particolarmente pericolosi per i bambini. Per poterli proteggere adeguatamente, l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù ha stilato un decalogo di consigli. Nel sito della struttura, gli specialisti suggeriscono di:
1. Evitare di far uscire i bambini e di far praticare loro attività fisica o sportiva nelle ore più calde;
2. Non esporre mai i bimbi al sole negli orari più a rischio (dalle 11 alle 17);
3. Aumentare la ventilazione dell’ambiente, eventualmente utilizzando un ventilatore. È possibile usare anche il condizionatore, ricordando di mantenere una temperatura di 23-24° e cercando di non far passare continuamente i bambini da ambienti più caldi ad altri più freschi o viceversa. È inoltre importante utilizzare la funzione di deumidificazione;
4. Far indossare ai piccoli indumenti leggeri, preferibilmente di lino o cotone, che consentano una maggiore traspirazione;
5. Preferire colori chiari per i vestiti, poiché in grado di respingere i raggi solari;

6. Esporre i bimbi al sole diretto con prudenza e solo dopo l’anno di vita. I raggi solari sono utili perché favoriscono la produzione di vitamina D, ma l’esposizione deve avvenire in maniera graduale;
7. Non dimenticare di applicare ai piccoli creme solari ad alta protezione. Un’esposizione non protetta può provocare ustioni o eritemi solari, e creare danni irreversibili alla pelle dei piccoli;
8. Bagnare spesso la testa ai bambini e rinfrescare il corpo con una doccia o con un bagno;
9. Aumentare l’idratazione dei piccoli per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione. Se il caldo è intenso, si può ricorrere anche a bevande contenenti sali minerali;
10. Privilegiare un’alimentazione ricca di frutta e verdura.
Cosa fare in caso di malessere
Se, nonostante le precauzioni, il bambino dovesse essere vittima di un colpo di calore, i medici del Bambino Gesù consigliano di portarlo subito in un luogo ombreggiato e areato.
In presenza di segni di mancamento, occorre mettere il bimbo sdraiato a terra, mantenendo gli arti inferiori più sollevati rispetto al corpo e somministrando liquidi non troppo freddi, a piccoli sorsi. Se compare febbre superiore ai 38°, bisogna intervenire con un antipiretico, come il paracetamolo o l’ibuprofene. Se non si riscontrano miglioramenti o in presenza di disturbi della coscienza è necessario recarsi al più vicino Pronto Soccorso.
