Nel cuore delle Alpi lombarde nasce Homeland un progetto che risponde alla crisi climatica: il futuro della montagna è senza impianti
A Montespluga, piccolo borgo alpino situato a 1.900 metri di altitudine in provincia di Sondrio, sta nascendo una rivoluzione potentissima. Si chiama Homeland ed è il primo comprensorio sciistico d’Europa senza impianti di risalita. Un progetto nato dalla consapevolezza dell’impatto climatico e ambientale delle infrastrutture turistiche tradizionali in montagna.
Un futuro oltre gli impianti: l’alternativa ecologica allo sci convenzionale
Homeland è una risposta concreta alla crisi climatica, che sta trasformando radicalmente gli habitat d’alta quota. Il riscaldamento globale rende sempre più insostenibile l’uso della neve artificiale e degli impianti energivori. In questo contesto, Montespluga ha scelto di tornare all’essenza dell’esperienza alpina, offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire la montagna con lentezza, autenticità, rispetto.
Sci di fondo, ciaspole e splitboard: l’outdoor che rispetta la natura
Nel comprensorio Homeland non ci sono funivie né skilift. Al loro posto, si punta su attività dolci e sostenibili come lo sci di fondo, le ciaspolate, lo sci-alpinismo e la splitboard.
Impianti sciistici, una minaccia per le specie d’alta quota
Un turismo fatto di contatto diretto con la natura, silenzio, fatica e bellezza. Il paesaggio non viene alterato da impianti o strutture invasive, e i turisti diventano protagonisti attivi di un’esperienza immersiva.
Un laboratorio di turismo rigenerativo
Il progetto si configura come un laboratorio a cielo aperto di turismo rigenerativo. Alla base vi è l’idea di creare un’economia locale sostenibile, che valorizza le risorse naturali e culturali del territorio. Lontano dalle logiche del turismo di massa, il progetto di Montespluga punta su un’offerta esperienziale fatta di ospitalità diffusa, cammini consapevoli, cultura alpina e gastronomia a km zero.
Homeland come simbolo del cambiamento
Secondo i promotori dell’iniziativa, Homeland è un modello replicabile in altre località di montagna che si trovano oggi a un bivio: inseguire l’industria turistica del passato o reinventarsi in chiave ecologica, grazie a un turismo rispettoso, coerente con le sfide del nostro tempo.
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Montespluga diventa così un simbolo di resistenza culturale e ambientale. Un esempio virtuoso di come si possa fare turismo senza compromettere l’equilibrio degli ecosistemi. Homeland è già stato definito il comprensorio del futuro, capace di restituire alla montagna la sua anima più vera.
Un’anima più umana, che vede la sostenibilità al centro dell’attenzione.
