Il David Bowie ambientalista: la sua ‘Heroes’ un inno per i diritti degli animali

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Il David Bowie ambientalista: la sua ‘Heroes’ un inno per i diritti degli animali ultima modifica: 2016-02-13T08:30:16+01:00 da Alberto Pinto
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Vorrei che tu sapessi nuotare. Come i delfini, come nuotano i delfini”. È questo splendido verso di “Heroes” a raccontarci un lato di David Bowie che in molti non hanno avuto modo di conoscere.

La vita del Duca Bianco, scomparso lo scorso 10 gennaio tra lo sgomento dei suoi fan e del mondo intero, è stata portatrice di arte allo stato puro. Leggenda della musica, attore, produttore e icona di stile, David Bowie ha determinato la nostra cultura, grazie alla sua capacità di guardare oltre le cose con coraggio e senso di sperimentazione.

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In pochi, però, conoscono a fondo l’estrema umanità di un artista che nell’arco della sua vita non si è tirato indietro nelle battaglie più importanti, mettendo la sua arte al servizio delle buone cause. In particolare Bowie, animalista e vegetariano, si è esposto in più occasioni in difesa dell’ambiente e delle sue creature.

Amante dei delfini, al punto di tatuarsene uno sul polpaccio sinistro, Bowie sin dagli anni ’70 ha partecipato ad eventi di beneficenza per la tutela della fauna marina, ricorrendo alla sua musica come messaggio universale di amore verso creature innocenti e indifese che si trovano a soccombere alla spietata prepotenza dell’uomo.

Quando nel 2009 il regista Louie Psihoyos lavora al suo “The Cove – La baia dove muoiono i delfini”, incentrato sull’orrore delle mattanze nella baia giapponese di Taiji (qui la nostra recensione del film), David Bowie è in prima linea per dare il suo contributo al progetto. A fare da colonna sonora ai titoli di coda è proprio “Heroes”, suo capolavoro datato 1977.

La mattanza di delfini nella baia di Taiji documentata da "The Cove"La mattanza di delfini nella baia di Taiji documentata da “The Cove”

Il regista e gli autori di “The Cove”, in seguito alla morte di Bowie, hanno ricordato la grande generosità dell’artista, che si interessò personalmente affinché il film potesse avere libero accesso all’utilizzo del suo brano. È grazie a lui che per la licenza di “Heroes” fu pagata soltanto un’irrisoria cifra simbolica, e non la cifra da capogiro che solitamente si chiede per pilastri della musica di tale calibro.

David Bowie aveva a cuore la buona riuscita del documentario, successivamente vincitore del Premio Oscar, e ci teneva fortemente a partecipare in qualche modo alla denuncia dei massacri documentati dal film. Nonostante piccoli passi in avanti, come la rottura dei rapporti tra il Giappone e la Waza (una tra le più importanti associazioni che si occupa di zoo e di parchi acquatici) l’orrore di Taiji non si è ancora fermato e le acque della baia sono tornate a colorarsi di morte.

Le proteste londinesi contro gli orrori di TaijiLe proteste londinesi contro gli orrori di Taiji

Oggi più che mai, “Heroes” è diventata l’inno degli attivisti e degli animalisti, di tutti quegli eroi che si battono per la protezione e per i diritti di delfini e cetacei, ma anche di tutti gli altri animali. Per protestare contro questi atti di crudeltà, lo scorso gennaio gli attivisti sono scesi in piazza sotto l’ambasciata giapponese di Londra, città natale di Bowie, proprio pochi giorni dopo la morte del Duca Bianco.

Per omaggiare la sua arte e il suo impegno nella battaglia contro la caccia, la folla non ha potuto fare a meno di intonare ancora una volta quei versi, che a pieno titolo sono diventati il loro motto. “I wish you can swim. Like the dolphins, like dolphins can swim”.

Il David Bowie ambientalista: la sua ‘Heroes’ un inno per i diritti degli animali ultima modifica: 2016-02-13T08:30:16+01:00 da Alberto Pinto
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Il David Bowie ambientalista: la sua ‘Heroes’ un inno per i diritti degli animali ultima modifica: 2016-02-13T08:30:16+01:00 da Alberto Pinto

Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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