habitat

Habitat e habitus, una definizione antropologica

in Educazione|News
Habitat e habitus, una definizione antropologica ultima modifica: 2014-03-18T09:30:07+01:00 da Silvia Musso
da

Habitat è un termine pregno di significato e il nome del nostro nuovo progetto editoriale

Quando l’amica Eleonora mi ha parlato del suo nuovo progetto editoriale, sono tornata con la memoria indietro di qualche anno.

Era il 2005 e stavo facendo ricerca sul campo in Val Maira, suggestiva valle delle Alpi Cozie, in provincia di Cuneo, in vista della mia tesi di laurea in antropologia del paesaggio.

Uno dei fili conduttori della mia ricerca e dello scritto era il concetto di habitus.

Parlare di habitus in antropologia culturale significa fare riferimento ad una linea di pensiero molto ampia che, per chi è del settore, spazia da Marcell Mauss a Pierre Bourdieu.

Il termine habitus, che rientra nello stesso campo semantico di habitat, nome del giornale, è pregno di significato e l’etimologia lo dimostra.

Video sull’ambiente, eHabitat si rinnova per raccontare la sostenibilità

Habitus deriva dal latino habito, frequentativo di habeo (avere) che significa quindi soler avere, abitare, dimorare. La matrice habeo contiene anch’essa l’idea del possesso, dello stare, dell’abitare. È chiaro quindi che in questa parola c’è l’idea dell’iterazione, dell’abitudine, della consuetudine, dello stare al mondo in modo continuativo.

La stessa radice etimologica di habitus e di habitat si trova anche in abitare, avere abitudini e anche indossare certi abiti. Abito infatti significa aspetto, forma del corpo, atteggiamento, disposizione, carattere, maniera di vestire.

Abitare significa quindi assumere abitudini e abitare un certo luogo (un habitat appunto) comporta la produzione o l’adozione di abitudini locali. Le abitudini si formano dalle nostre interazioni con l’ambiente che ci circonda, mediante loro noi abitiamo il mondo. Si innesca così uno stretto legame tra luoghi, corpi e costumi la cui intersezione dà vita all’identità stessa.

Se abitiamo in campagna abbiamo stili di vita diversi da un cittadino. Se viviamo in un montagna o al mare le nostre consuetudini variano così come se abitiamo in Italia o in un altro Paese. E se abitiamo vicino ad una zona altamente inquinata, dovremo adottare precauzioni cui altre persone, che hanno la fortuna di abitare in zone salubri non hanno mai pensato.

Requiem per un ghiacciaio, una veglia funebre per gli habitat montani che stanno scomparendo

L’habitus si costituisce in relazione a pratiche, conoscenze, abilità legate al territorio.

E allora quali sono gli habitus di chi cerca di vivere in modo più armonioso con l’ambiente circostante? Quali le pratiche sostenibili che fanno nascere e crescere nuovi habitat?

Seguite ehabitat.it e sono sicura che lo scoprirete. Un viaggio in Italia e nel mondo alla ricerca di stili di vita all’insegna dell’ecologia da cui tutti noi potremo prendere utili spunti.

Buona lettura!

Habitat e habitus, una definizione antropologica ultima modifica: 2014-03-18T09:30:07+01:00 da Silvia Musso
Tags:
Habitat e habitus, una definizione antropologica ultima modifica: 2014-03-18T09:30:07+01:00 da Silvia Musso

Una laurea in Antropologia Culturale all'Università Ca' Foscari di Venezia, e un Master in Sviluppo Sostenibile e Promozione del Territorio. Alla guida di AICA (Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale) ha portato in Italia la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, coordinandone le prime due edizioni. Giornalista, non solo in campo ambientale ma anche sociale, da quando è diventata mamma del piccolo Ettore è sempre più attenta alla sua impronta ecologica e anche a quella di tutta la famiglia. Convinta dal marito, si è trasferita a Tonco, un piccolo comune nelle colline del Monferrato, dove sta imparando a fare l'orto e ad allevare oche e galline. Per Econote.it cura la seguitissima rubrica “Mamme&Papà green” in cui parla di natura e di bimbi.

1 Commento

  1. Quando si copia, si cita, è la regola n. 1 di chi vuole divulgare e /o fare ricerca!! Queste sono le parole dell’antropologo Francesco Remotti in Luoghi e corpi. Antropologia dello spazio, del tempo e del potere, Bollati Boringhieri, Torino, 1993, p. 33. “Habitus deriva dal latino habito, frequentativo di habeo (avere) che significa quindi soler avere, abitare, dimorare. La matrice habeo contiene anch’essa l’idea del possesso, dello stare, dell’abitare. È chiaro quindi che in questa parola c’è l’idea dell’iterazione, dell’abitudine, della consuetudine, dello stare al mondo in modo continuativo”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Educazione

Go to Top