La Giornata Mondiale della Tigre si celebra oggi, 29 luglio. Il 2022 è il suo anno secondo il calendario cinese e arrivano buone notizie per questo felino elegante e potente
Oggi 29 luglio è la Giornata Mondiale della Tigre, ricorrenza da celebrare per contribuire ad aumentare la consapevolezza sui rischi a cui è sottoposta la specie.
Il 2022 è l’Anno della Tigre secondo il calendario cinese, terzo segno dello zodiaco che rappresenta il coraggio, la passione e la sicurezza di sé.
È un animale spesso indomabile e irruento, due tratti che fanno già presagire un anno pieno di “colpi di scena”.
Così è stato, quest’anno porta finalmente una buona notizia che riguarda proprio la conservazione di questo fantastico felino.
Secondo l’ultimo rapporto del WWF, “Impact on Tiger Recovery 2010-2022”, la tendenza di declino delle tigri si è invertita e lascia uno spiraglio di speranza. Ma mentre il numero complessivo delle tigri in natura sta aumentando, l’areale di distribuzione purtroppo continua a diminuire e le tigri sono oggi costrette a restare su una superficie pari al 5% dell’areale storico.
Il rapporto Impact on Tiger Recovery 2010-2022 del WWF
Il rapporto Impact on Tiger Recovery 2010-2022 del WWF riassume più di dieci anni di lavoro e collaborazione sulla conservazione della tigre. Inoltre, descrive in dettaglio sia le lezioni apprese che le interminabili sfide per il futuro di questo iconico felino.
Alcuni punti fondamentali includono inoltre, la designazione della più grande area protetta della tigre del mondo in Cina e un parco nazionale in Russia, Land of the Leopard, dove il numero di tigri è triplicato.
“Le tigri selvatiche hanno fatto notevoli progressi negli ultimi dodici anni. La specie è stata in continuo declino per circa un secolo fino alla storica inversione di tendenza nel 2016”, sostiene Ginette Hemley, vicepresidente senior della conservazione della fauna selvatica presso il WWF-US. “India, Nepal, Bhutan, Russia e Cina hanno dimostrato cosa serve per aumentare il numero di tigri selvatiche e preservare il loro habitat. Come dimostrano questi paesi, le comunità che vivono accanto agli habitat delle tigri sono custodi strumentali della natura che li circonda e la loro collaborazione è vitale. Si spera che il successo di questi paesi ispiri altri, in particolare nel sud-est asiatico, a intensificare gli sforzi per proteggere le tigri selvatiche e assicurare il futuro della specie oltre il 2022″, prosegue la dott.ssa Hemley.
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Aspettando il 2° Global Tiger Summit
Nel precedente anno della Tigre, il 2010, è nata la Global Tiger Initiative ed è stato convocato il primo incontro internazionale per la conservazione della tigre, il Tiger Summit di San Pietroburgo. Si è attivata una collaborazione internazionale fra i governi dei 13 Paesi facenti parte dell’areale di distribuzione della tigre e la comunità di conservazione globale verso un obiettivo comune per il recupero della specie.
Emerge un bisogno costante di rafforzare tutte le azioni necessarie per raggiungere un futuro sostenibile per la specie.
Il momento cruciale per il futuro della conservazione della tigre sarà il 2° Global Tiger Summit il 5 settembre 2022 a Vladivostock, in Russia. I capi di stato e i ministri dei paesi dell’area delle tigri si riuniranno con altri leader mondiali, organismi intergovernativi, ONG ed esperti di conservazione, per determinare lo step successivo del Piano globale di recupero delle tigri.
Tutto questo per rimodellare il futuro della conservazione della tigre con un quadro che sia favorevole a questi animali, basato sulle persone e integrato nell’agenda economica globale e nazionale.
Mantenere alta l’attenzione anche dopo la Giornata Mondiale della Tigre
Il WWF continuerà a sostenere le principali attività di conservazione delle tigri, inclusa la gestione efficace delle aree protette, l’interruzione del commercio illegale di fauna selvatica e la riduzione della domanda di tigri e loro parti e prodotti. Il lavoro non finisce qui, dopo il 2022, il WWF collaborerà con le comunità che vivono nei paesaggi delle tigri per costruire connettività, promuoverne la reintroduzione nel primo areale, diminuire il conflitto uomo-fauna selvatica e rafforzare gli sforzi di conservazione transfrontaliera.
Margaret Kinnaird, leader del WWf Wildlife Practice a tal proposito afferma: “mentre riflettiamo sul decennio di azioni messe in campo per proteggere le tigri, non dimentichiamoci che questi straordinari felini sono ancora gravemente minacciati da bracconaggio e perdita di habitat. Se vogliamo che questo aumento continui, i governi devono fare di più, in particolare in alcune parti del sud-est asiatico”.