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Orionidi, tornano le celebri stelle cadenti d’autunno

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Orionidi, tornano le celebri stelle cadenti d’autunno ultima modifica: 2022-10-18T06:43:26+02:00 da Francesca Danila Toscano
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Arrivano le Orionidi, una pioggia di stelle cadenti tra le più veloci e numerose

Vi siete persi le stelle cadenti della notte di San Lorenzo? Non disperate, tornano le stelle cadenti di ottobre, le Orionidi, una pioggia di meteoriti spettacolare, provocate dalla scia di meteore della Cometa di Halley. Nella seconda decade di Ottobre di ogni anno, l’orbita della Terra incrocia la scia della cometa e possono essere avvistate nel settore orientale della costellazione di Orione.

Le meteore prodotte da questa pioggia hanno un periodo di attività va dal 2 ottobre al 7 novembre, con il picco di attività attorno al 21 ottobre, e in quella serata il TOZ (Tasso Orario Zenitale) sarà di circa 20 meteore all’ora.

Il radiante si trova nella costellazione di Orione, a nord della brillante Betelgeuse, ma le luminose Orionidi possono apparire in qualsiasi parte del cielo, attraversando la volta celeste ad una velocità di 66 chilometri al secondo.

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La velocità delle Orionidi le rende davvero difficili da vedere, ma vale la pena provarci. Alcune di queste meteore lasciano sul loro passaggio delle “scie” luminose composte da pezzetti di detriti incandescenti. Le scie possono durare da pochi secondi fino a un minuto intero, formando un disegno spettacolare per gli astro-osservatori sulla Terra. Lo sciame meteorico delle veloci Orionidi talvolta può dare origine a dei bolidi ovvero a stelle più luminose di ogni altra.

Le Orionidi sono visibili sia dall’emisfero boreale che da quello australe della Terra. Nonostante il picco di attività sia proprio il 21 ottobre, le osservazioni si possono iniziare anche prima.

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Consigli per l’osservazione

  • Prestate attenzione all’inquinamento luminoso che può interferire con l’osservazione, sarebbe quindi meglio allontanarsi dalle luci della città;
  • Mentre osservate le Orionidi, cercate le lunghe scie luminose che queste meteore lasciano dietro di sé nel cielo notturno, ma non siate impazienti: l’occhio umano impiega circa 20 minuti ad adattarsi al buio e, di conseguenza, a captare la luce delle stelle cadenti,
  • Conducete le osservazioni ad occhio nudo: il binocolo o il telescopio non vi aiuteranno in questo caso, poiché sono costruiti per vedere oggetti molto più lenti.

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Calabrese di nascita e Romana di adozione, biologa ambientale con la passione per la bioetica. Mediatore museale presso il Museo Civico di Zoologia di Roma. Sensibile alle tematiche ambientali e al benessere animale si occupa da anni di divulgazione scientifica collaborando anche con diversi magazine on line. Sempre in continuo movimento, adora viaggiare senza separarsi mai dalla sua cagnolina.

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