Oggi, 16 Ottobre, è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2022. Obiettivi di questa edizione sono promuovere consapevolezza e formare un futuro migliore e più sostenibile per tutti, senza lasciare indietro nessuno
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione si festeggia ogni anno il 16 ottobre per commemorare la fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). L’azione collettiva in 150 paesi e in più di 50 lingue rende la Giornata una delle celebrazioni delle Nazioni Unite più partecipate dell’anno in tutto il mondo. Moltissimi gli eventi e le attività di sensibilizzazione che vedono coinvolti governi, organizzazioni della società civile, settore privato, agricoltori e giovani cittadini.
Il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2022
Alla base della Giornata di quest’anno c’è il fortissimo appello a non lasciare indietro nessuno, tramite una migliore produzione, una migliore nutrizione, un ambiente migliore e una vita migliore.
Infatti lo slogan di quest’anno è “Non lasciare nessuno indietro”. Con esso si chiede solidarietà globale per trasformare i sistemi agroalimentari in modo da promuovere una crescita economica inclusiva, affrontare le disuguaglianze, aumentare la resilienza e raggiungere lo sviluppo sostenibile.
L’emergenza climatica, i conflitti, l’aumento dei prezzi, il degrado ambientale e gli effetti a catena della pandemia di COVID-19 hanno tutti un impatto devastante sull’accesso al cibo e sulla sicurezza. Dobbiamo costruire un mondo sostenibile in cui tutti, in ogni parte del pianeta, abbiano accesso regolare a cibo nutriente a sufficienza. La Giornata Mondiale dell’Alimentazione riconosce ancora una volta i cosiddetti #FoodHeroes in tutto il sistema agroalimentare che, indipendentemente dalle circostanze, continuano a produrre, piantare, raccogliere, pescare o trasportare il nostro cibo, ma anche a sostenere il cambiamento, contribuendo a crescere, nutrire e sostenere il nostro mondo.
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Non lasciare nessuno indietro
Sono stati fatti molti progressi nella costruzione di un mondo migliore, ma sono ancora troppe le persone che sono rimaste indietro, poiché sono rimasti al di fuori dei processi che riguardano lo sviluppo umano, l’innovazione e la crescita economica.
Secondo le stime della Fao, oggi le persone che nel mondo soffrono la fame sono circa 828 milioni. Sarebbero invece tre miliardi e 100 milioni, circa il 40% della popolazione del pianeta, coloro che non possono permettersi una dieta salutare.
“Soltanto un impegno comune, con una serie di azioni collettive, permetterà di non lasciare nessuno indietro e di affrontare le sfide sul piano alimentare e sociale poste da conflitti armati, aumenti dei prezzi, degradazione ambientale e conseguenze della pandemia di Covid-19” ha sottolineato Maximo Torero, capo economista e vicedirettore generale del dipartimento per lo sviluppo economico e sociale presso la FAO.